Trieste Science+Fiction Festival torna con la 20° Edizione in una veste tutta..online. Ne parliamo con il Responsabile delle Comunicazioni Gianluca Guerra

28 Ott, 2020

Trieste Science+Fiction Festival torna con la 20° Edizione in una veste tutta…online.

Ne parliamo con il Responsabile delle Comunicazioni Gianluca Guerra.

Sono ormai 20 anni che il Trieste Science+Fiction Festival va avanti nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia come punto di passaggio nel nostro paese dei migliori film a tematiche fantastico. Quest’anno si potrà seguire online dal 29 ottobre al 3 novembre e in tutto questo tempo tramite il portale Web MYmovies verranno presentati ben oltre 40 anteprime di film nazionali e internazionali, cortometraggi, documentari e serie web. Ne parliamo con il responsabile delle comunicazioni per il festival, Gianluca Guerra.

Ormai sono 20 anni che il Trieste Science+Fiction Festival continua. Come è cambiato nel tempo?

Una nota importante da notare è il fatto che c’è sempre stato un crescendo. Il festival, partito da un solo cinema in due sale poco dopo, come nel film di George Romero, si è spostato in un centro commerciale approdando in un multisala costituito da tre sale con 300 posti ciascuna. Successivamente si è deciso di passare ad una sala della città davvero molto grande da 800 persone con una sala d’appoggio da 400 posti: ad ogni passaggio c’è sempre stato il pienone. Negli ultimi anni la sala principale è diventata il Teatro Rossetti a Trieste da 1500 posti totali con l’aggiunta del Teatro Miela che ospita spesso proiezioni di pellicole underground e indipendenti. Quest’anno eravamo pronti e disposti a continuare con proiezioni nelle sale a capienza ridotte ad un terzo e con l’aggiunta del portale Mymovies novità assoluta di quest’anno. Le ultime restrizioni ci hanno costretto a spostare tutto online, ma questo non lo vediamo come un limite.

Quindi la scelta di fare il Trieste Science+Fiction Festival solo online è stata una costrizione ma può diventare anche un opportunità? In che modo?

Pensiamo prima di tutto ad un discorso logistico: l’appassionato che non può spostarsi e venire a Trieste può goderserlo online o magari c’è chi, per altri motivi, sceglie di guardarlo da casa e può quindi farlo senza problemi. Una nostra particolarità è legata al fatto che gli spettatori durante le proiezioni gridano sempre “raggi fotonici” che è un pò il nostro motto, inoltre commentano e patteggiano durante il film sentendosi coinvolti e c’è la possibilità di vivere la socialità del Festival incontrando gli autori. Per tutto questo anche nei prossimi anni vorremmo abbinare la doppia esperienza in questo formato con proiezioni nei cinema che certo regalano un certo tipo di esperienza a quella online che porta ad un tipo di visione differente.

Con quale criterio vengono scelti i film che vi partecipano? Quest’anno quanti ne sono stati presentati?

Si comincia a fare la selezione dei film che saranno presenti al Festival durante l’anno e il numero di film che abbiamo preso in considerazione sono tantissimi, parlo di svariate centinaia. Una volta selezionati i film c’è tutto un discorso di produzione e diritti di distribuzione. Inoltre quest’anno, a differenza degli altri anni, abbiamo dovuto dialogare con il mondo delle piattaforme online visto che tanti di questi film saranno più avanti disponibili tramite questi mezzi. Una lunga avventura: un mix tra mercati, festival in giro per il mondo e la nostra esperienza. 

Più di 40 anteprime e 3 diversi concorsi? Film, documentari, serie web e cortometraggi. Come avete strutturato tutto quanto?

I premi assegnati ai diversi concorsi sono: Il Premio Asteroide dedicato alle opere prime e seconde per registi internazionali, un premio ereditato dal primo festival europeo dedicato al cinema fantastico che era presente a Trieste dal 1963 al 1982. Poi ci sono i Premi Méliès d’argento della Méliès International Festivals Federation per il miglior lungometraggio e cortometraggio europeo. Il festival va avanti per sei giorni e le anteprime che saranno presentate sono davvero moltissime. Questo pensiamo che dovrebbe essere il ruolo del festival, cioè far vedere tantissimi film in maniera esclusiva e abbiamo sempre puntato su questo. Anticipo che Sabato 31 Ottobre ci sarà una sorpresa svelata nei prossimi giorni.

Com’è è cambiato il genere fantastico nel corso degli anni?

E’ sicuramente diventato pervasivo: gran parte dei film e delle serie televisive hanno qualche componente fantastica in modi anche differenti ed inoltre il futuro che viene raccontato risulta sempre più vicino. Se una volta si parlava di realtà molto lontane e sconosciute, ora si racconta di una possibile vita e di una fantascienza che è a portata di mano già adesso. Ad esempio stiamo già parlando con forme di intelligenze artificiali. In particolare nel festival presentiamo un documentario sull’inventore del termine “science fiction”…davvero molto interessante!

Che consiglio darebbe a futuri registi e autori di film del genere fantastico che magari vorrebbero essere ammessi al Trieste Science+Fiction Festival i prossimi anni?

Sicuramente l’originalità, crederci con tanta passione e studiare come funziona il mercato del cinema contemporaneo. Molto spesso i film risultano carenti da un punto di vista creativo. Infatti da alcuni anni abbiamo avviato il Fantastic Film Forum: una sezione che dura 5 giorni dedicata a distributori, autori, registi sceneggiatori e artisti emergenti nell’ambito del cinema fantastico.

Un ringraziamento a Gianluca Guerra per la sua disponibilità nel condividere i segreti del Trieste Science+Fiction Festival con GlobalStoryTelling. Le modalità di ricerca dei migliori lavori sul mercato e la possibilità di poterli vedere sono il frutto di un lavoro ammirevole da parte degli organizzatori che vanno avanti ormai da 20 anni e che sicuramente continueranno a regalarci piccoli e grandi capolavori del cinema fantastico.

Andrea Arcuri