“Utopia”- Recensione in Anteprima. Disponibile su Amazon Prime Video dal 30 Ottobre 2020

23 Ott, 2020

“Utopia” – Recensione in Anteprima.

Disponibile su Amazon Prime Video dal 30 Ottobre 2020

 

Utopia è un conspiracy thriller in otto episodi che si basa sulle avventure di un gruppo di personaggi che devono cercare di salvare il mondo, tentando allo stesso tempo di trovare il proprio posto in esso. La storia è stata scritta da Gillian Flynn e storia gira intorno a un gruppo di appassionati di fumetti che si conoscono online. Becky (Ashleigh LaThrop), Ian (Dan Byrd), Samantha (Jessica Rothe), Wilson Wilson (Desmin Borges) e Grant (Javon “Wanna” Walton) saranno capaci di portare alla luce messaggi nascosti nelle pagine di “Utopia” che nascondono una minaccia per l’umanità. Si renderanno presto conto che non si tratta solo di un complotto ma di pericoli reali. Il gruppo si imbarcherà in un’avventura che li porterà a ritrovarsi faccia a faccia con la famosa protagonista del fumetto, Jessica Hyde (Sasha Lane) che si unirà alla loro missione per salvare il mondo, celando lei stessa altri segreti. 

“Utopia” ha l’onere di essere un remake di un vero e proprio successo di culto andato in onda su Channel 4 nel Regno Unito. La versione Inglese era elegante, inquietante e sorprendente in un modo che rivisto oggi regge benissimo per le tematiche affrontate. Il remake di Amazon esplora l’idea di come potrebbe essere il mondo se i teorici della cospirazione avessero ragione. Solo che sembra più interessato a ridicolizzare i nerd maschili dei fumetti che si prendono troppo sul serio e nella sua parte  politica e di protesta sfiora la  critica riguardo la quantità sproporzionata di potere detenuto dalle società private e il modo in cui il linguaggio della “libertà” viene utilizzato per raccogliere il sostegno popolare per fini ben più subdoli.

La narrazione non aiuta molto e tutto risulta per lo più piatto, con personaggi che non riescono a catturare la nostra attenzione anche se fanno cose a volte scioccanti. Stiamo parlando di moltissimi omicidi, smembramenti e torture soprattutto nei primi episodi e questo risulta un grave errore di messa in scena. In particolare nei primi episodi bisognerebbe spendere più tempo a farci conoscere i vari personaggi piuttosto che a cercare di lasciare di stucco lo spettatore. La quantità del numero di cadaveri non è certo un problema, Gillian Flynn ci ha abituato a visioni fredde e brutali con i lavori precedenti come “Gone Girl” e “Sharp Objects” entrambi adattati dai suoi romanzi. Tale stile narrativo però porta con sé il fatto che il pubblico possa provare poca empatia verso i personaggi e alla fine lasciarci troppo distaccati dalla storia. 

E forse questo il motivo per cui “Utopia” è così insoddisfacente: risulta essere l’ultimo esempio, e decisamente piuttosto elaborato, del gioco di indovinelli un pò fine a se stesso con tante componenti macabre e da thriller. Inoltre pandemia, cospirazione e preparazione del giorno del giudizio sono tutti pezzi di un insieme narrativo che arriva al suo culmine in maniera tardiva e solo verso la fine della stagione. 

Andrea Arcuri