L’enigma della camera 622 di Joel Dicker- Edizioni “La Nave di Teseo”. Recensione

13 Set, 2020

LA TRAMA

Ginevra,2018. Joël è un giovane scrittore all’apice del successo la cui vita viene scombussolata dall’improvvisa rottura con la neo-fidanzata Sloane. Per svuotare la mente dai cattivi pensieri decide di trascorrere qualche giorno a Verbier, località sciistica di lusso sulla Alpi svizzere, presso l’hotel migliore della città, Il Palace de Verbier.

Verbier,2002.

Durante un fine settimana di Dicembre, nell’hotel più lussuoso della località di Verbier,  avviene un omicidio nella stanza 622. Il week end non è un fine settimana qualsiasi bensì quello scelto abitualmente dalla Banca Ebezner per la sua festa annuale durante la quale vengono fatti gli annunci più importanti riguardanti l’azienda.

Chi ha commesso l’omicidio e perché? La rivalità tra i due manager più in vista della banca ha qualcosa a che fare con tutto ciò? Fino a dove si può arrivare per la sete di potere?

Dopo 15 anni una risposta non è stata ancora trovata e, per dirla schiettamente, nessuno ha mai avuto troppa ansia di proseguire le indagini lasciando il posto ad una più proficua e comoda voglia di normalità.

Macaire Ebezner, è un uomo in gamba ma non eccezionale, non brilla per coraggio e idee geniali ma è l’unico figlio del presidente della banca che porta il suo cognome e quindi suo probabile, ma non sicuro, successore. Lev Levovitch, pari per livello aziendale a Macaire, è un vincente per natura: intelligente, astuto, colto, fatto da solo e, come se non bastasse, ragazzo bellissimo. Tuttavia non porta il cognome Ebezner. Una rivalità che dura da anni, che passa dal lavoro alla vita privata, potrebbe portare a commettere un omicidio?

Joël, incalzato dalla sua sua affascinante vicina di stanza Scarlett, che occupa proprio la stanza 621-bis (ex 622) del Palace si prenderà il compito di chiudere il caso e scrivere un libro a riguardo.

“L’enigma della camera 622” è un  romanzo che cresce con il proseguire delle sue pagine, è ben scritto e sicuramente va riconosciuto all’autore Joël Dicker l’abilità di aver creato una trama molto intricata. Certo, non mancano aspetti scontati e un po’ naif come i personaggi “perfetti”: quelli bravissimi, bellissimi, capaci in tutto e venuti dal nulla. I cosiddetti “troppo belli per essere veri” che, a mio parere, per un autore  con già diversi romanzi di successo alle spalle tra cui l’acclamato “La verità sul caso Harry Quebert” è una pecca un po’ troppo da esordiente che però non penalizza il lavoro finale che merita la lettura. Per quanto mi riguarda, il suo libro più bello resta finora “Il Libro dei Baltimore”.

Joël Dicker – Ginevra, 16 Giugno 1985 – nonostante la giovane età, porta la firma di successi mondiali come “La verità sul caso Harry Quebert”, “Il libro dei Baltimore” e “La scomparsa di Stephanie Mailer”. Con “L’enigma della camera 622” Dicker conferma di saper aggiungere ad una trama tipicamente thriller storie umane complesse, sentimenti forti ed intrighi a non finire. Voto finale 7 e mezzo.

Francesca Vivalda per Global Story Telling