“High Score” – Recensione. Disponibile su Netflix

18 Ago, 2020

“High Score” – Recensione. Disponibile su Netflix

 

High Score è una serie di documentari dell’epoca d’oro dei videogiochi, quando nacquero leggende come Pac-Man e Doom. Con ingegno e forza di volontà, pionieri dei computer e artisti visionari di tutto il mondo hanno creato i mondi emblematici di Space Invaders, Final Fantasy, Street Fighter II, Mortal Kombat, Sonic the Hedgehog, John Madden Football e molti altri. Senza regole e senza guida, giocatori e innovatori hanno aperto nuove strade in termini di incassi, rivali da battere e pubblico di appassionati.

Sei puntate dense di informazioni, aneddoti, particolarità e tanto altro per parlare del mondo dei videogiochi da chi li ha creati e soprattutto giocato in prima persona. Testimonianze dirette, filmati dell’epoca e interviste di chi si ricorda l’epoca in cui è nata l’industria dei videogames. 

L’inizio è tutto dedicato è alla creazione del famosissimo Space Invaders con tanto di visione dei bozzetti originali e intervista al creatore. Si passa poi all’intuizione di Pac-Man e del colosso Atari che stava monopolizzando il mercato fino quasi a farlo implodere andando incontro ad una vera e propria crisi. 

Il docufilm continua con l’arrivo in America della Nintendo e le vendite riprendono a salire grazie a Donkey Kong e Super Mario bros. Tra riviste per i gameplay, consulenti di gioco e cause legali sfiorate ormai questo è un mercato di forte attrattiva, affermato del tutto e pronto a espandersi. 

Questo mondo che ormai ha conquistato tutti arriva a toccare nuove frontiere ed ecco nascere i giochi di ruolo e la possibilità di avere avatar personalizzati. In questi anni sono stati creati i precursori del modo di giocare dei multiplayer odierni come, ad esempio Final Fantasy.

Ormai il settore dei videogiochi è avviato e altre aziende sono pronte a conquistare la loro fetta di mercato. Grazie alla tecnologia in 16 bit, un riccio blu velocissimo e il primo gioco di Football Americano assistiamo all’ascesa della società SEGA nel mercato videoludico. 

Quando i giochi si fanno più duri…il pubblico si adatta. La violenza è entrata di forza in questo mondo e se fino a quel momento il nemico era il sistema operativo adesso si poteva affrontare altre persone con i “picchiaduro”. Street Fighter ma soprattutto Mortal Kombat e Night Trap hanno dato il via ad una vera rivoluzione. 

La parte finale del docufilm è dedicata a quello che ancora oggi stiamo vivendo cioè l’espansione del multiplayer online come forma di aggregazione tra persone distanti. Partendo da Doom, Wolfenstein 3D e Star Fox è nata anche l’era dei videogames a scorrimento.    

 

Per tutti gli appassionati, per coloro che vogliono ricordare i tempi in cui si giocava in maniera diversa e con qualità scadente (se paragonata ad oggi) ma anche per conoscere un mercato che si è sviluppato grazie a grandi idee e uomini visionari che hanno avuto singolari intuizione e sono riusciti a portarle avanti. Tutto questo è “High Score” Nel corso delle 6 puntate viene raccontato moltissimo in maniera dettagliata, dinamica, senza trascurare nessun aspetto e portando avanti una narrazione precisa su tutti gli aspetti. 

L’unico difetto? Sicuramente di informazioni e di giochi da analizzare ce ne sarebbero stati tantissimi altre ma non si può certo accontentare tutti.

   

Andrea Arcuri