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Il film è uno sguardo tanto vivace quanto schietto e sincero su quattro amiche prostitute di Marrakech che si supportano a vicenda. Vediamo la parte più sfarzosa legata a cene d’alto profilo dove le donne devono mettersi in mostra ballando per ricchi clienti. C’è anche il momento delle confidenze (una di loro vuole ritirarsi e aprire un salone di bellezza) e quello in cui le ragazze cercano di aiutare le proprie famiglie portando i soldi che hanno guadagnato.
Il tutto è raccontato da una regia frizzante e sempre in movimento come in una perenne festa tra colori della notte, droghe che girano e uomini che pagano per ogni tipo di piacere. C’è anche il tempo per conoscere, sebbene solo in parte ma significativo, il lato maschile di questo mondo che costringe tutti a comportarsi in un certo modo. Ad esempio uno dei compagni delle protagoniste si ritrova a non provare piacere a letto perché in verità mosso da desideri differenti ma che deve tenere nascosto. Oltre al mondo della droga che gira alla portata di tutti c’è anche il momento per accennare alla prostituzione minorile, altro grande tema importante che purtroppo risulta presente in questo mondo.
A metà strada tra un documentario e un film di finzione, “Much Loved” riesce a colpire nel segno tramite esempi e aneddoti, testimonianze realistiche e rappresentazioni di molti aspetti con momenti e dialoghi pungenti tra altri di puro intrattenimento.










