Nozomi Kaminashi, 17 anni, è una studentessa liceale ma soprattutto una ginnasta talentuosa e agilissima e per questo è contesa da tutti i club sportivi della sua scuola. Tuttavia proviene da una famiglia povera che riesce a malapena a sbarcare il lunario quando non naviga nell’indigenza. Così, per aiutare la sua famiglia, decide di diventare una professionista del Keijo.
L’unico aspetto che si deve superare iniziando la visione di questo anime è il fatto di riuscire ad accettare uno sport in cui le atlete combattono e devono buttarsi fuori da una piattaforma in acqua attraverso colpi di seno e sedere…si avete capito bene! Il Keijo è uno sport dove (rigorosamente) atlete femminili in costume da bagno (e ci poteva essere dubbio riguardo la divisa) si ritrovano su una piattaforma galleggiante con il solo scopo di buttare in acqua l’avversaria non usando le mani ma solo ed esclusivamente attraverso colpi di tette e culi.
Superata quindi questa assurdità ed entrando appieno in questo mondo fatto di allenamenti estenuanti dei muscoli del fondoschiena o del petto, rivalità a chi ha i muscoli più sviluppati e i chi sfoggia colpi segreti dai nomi più assurdi come “tette rotanti”, “culo cannone” e così via ecco che ci si diverte davvero tantissimo. La grafica è ottima e riesce a coinvolgere con linee morbide, colori accesi e una cura nei dettagli davvero di altissimo livello con l’aggiunta di una regia avvincente e sempre variegata.
Quello che davvero convince è l’attenzione verso il background delle atlete che conosceremo lungo la storia. Le protagoniste sono tante a cominciare da Nozomi e le sue compagne di stanza che passano da essere le reietti e sfigate della scuola a veri prodigi ognuna con una particolarità e tecniche personali di combattimento. Anche le altre della scuola d’addestramento sono ben curate e caratterizzate così come le acerrime nemiche di una temibilissima scuola che sono ormai 11 anni di fila che vincono il campionato più importante di Keijo.
Dispiace solo che ci siano alcuni punti in cui l’anime punta sulla sua componente ridicola e non lo nasconde affatto, in questo modo il suo voler essere presa sul serio ha piccoli momenti di cedimento. Inoltre sono presenti evidenti momenti di censura quando le ragazze, per vari motivi anche inevitabili, si ritrovano nude. E’ evidente che non si voleva puntare a farne una serie harem, ecchi o fan service ma sempre nell’ottica del voler essere serie e più realistica possibile, sarebbe stato giusto dare il massimo su ogni aspetto senza limitazioni.
Su Crunchyroll è presente con i sottotitoli in Italiano.
Andrea Arcuri