Al Teatro Fontana ” Il Discorso della Dorotke “. La Recensione da leggere…

16 Giu, 2025

In scena le due attrici protagoniste sono magnetiche. Un filo invisibile lega lo spettatore alla loro voce che si modula a seconda che recitino o cantino. Partendo dall’ancestrale, da una fiaba polacca che racconta e sviscera il racconto di due sorelle, Orfana e Figlia, piano piano ci si avvicina al contemporaneo e a figure di sorelle che sono state raccontate anche attraverso altri mezzi come Jane e Blanche nel celeberrimo film “Che fine ha fatto baby Jane?. Un excursus che tocca anche il primo testo sacro della letteratura cristiana. La Bibbia che narra di Maria e Marta di Betania e ci conduce, per parallelismi e differenze, alla vita di due sorelle, come ce ne sono tante in tutto il mondo, che sono legate ma sono anche distanti perché la sorellanza è un dono, una benedizione, un conforto ma è anche un fardello, un peso non sempre facile da portare. La sorellanza, però, è sempre un compito che accompagna nella crescita e interroga ad ogni tappa, ad ogni traguardo. La misura di se stessi è anche sempre mutuata dal rapporto che si ha con qualcuno che è accanto ma è anche sempre dentro di sé, che lo si accetti di buon grado o lo si osteggi con tutte le proprie forze.

Meravigliosa la cornice, al tramonto, nel chiostro bramantesco della chiesa di Santa Maria alla Fontana. Le due attrici splendide, vestite e truccate nello stesso identico modo ma con pettinature diverse, a suggellare due facce della stessa medaglia. Uno spettacolo così intenso e profondo che regala commozione portando lo spettatore a riflettere su un legame che chi prova sulla propria pelle ritrova nelle sfaccettature nelle quali è proposto e chi non sperimenta nella vita riesce ugualmente a percepire e ad immaginare grazie alla perfetta immedesimazione di due attrici di spiccato talento.

 

Virna Castiglioni per Global Story Telling