” Mobland ” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Paramount+ .

24 Mag, 2025

Nella serie, Tom Hardy, Helen Mirren e Pierce Brosnan interpretano i leader di una potente famiglia criminale, impegnata in una feroce lotta per il potere all’interno di un vasto sindacato del crimine internazionale. 

La serie propone al pubblico tutti i classici elementi di cui il regista Guy Ritchie è famoso tra suspense, sparatorie e risse da strada con il tipico contesto della malavita criminale. La violenza è quindi l’aspetto che vuole attirare a sé lo spettatore presentando così personaggi che fanno cose orribili e questo, sebbene in teoria amorale, non è mai stato un problema.

Piuttosto la serie non racconta nulla di speciale od originale se non la classica faida tra famiglie e la guerra per gestire un certo elemento che possa essere la droga o le armi per gestire un territorio più o meno vasto. Il classicismo del regista è ben visibile nella sua componente più classica e togliendo quella parte virtuosistica della saga di “Sherlock Holmes” che forse, proprio per movimentare maggiormente la storia, poteva essere necessaria. 

Alla fine resta il cast; resta un piacere vedere Pierce Brosnan e Helen Mirren interpretare i capi di questa famiglia che cercano di controllare una zona attraverso movimenti loschi con Tom Hardy che si cala facilmente nel ruolo del tuttofare e risolutore per loro conto. La parte più poliziesca è ben ritmata con punte di dramma dei vari personaggi e un buon umorismo nero a regalare qualche risata. La componente più violenta riesce a intrattenere anche se stiamo parlando di un prodotto per tutti senza eccessi ma abbastanza classico ed entro i limiti consentiti.

“MobLand” ha sicuramente del potenziale lungo il suo percorso che però non riesce del tutto a esplorare. Il cast e la storia tengono bene l’attenzione per un certo periodo e tutto sommato si arriva alla fine della stagione con curiosità nel capire cosa possa succedere ma soprattutto nel vedere cosa si possa aggiungere in termini di storia o personaggi che riescano davvero a conquistare il pubblico.

Andrea Arcuri