” LIKE A STAR ” . Recensione Prima Puntata. Disponibile on demand su Discovery+ e Nove .

15 Mag, 2025

Amadeus torna in prima serata sul Nove con “LIKE A STAR”, l’inedita singing competition (dal format originale Starstruck, prodotto da Banijay Italia), in cui persone comuni ma dotate di un talento eccezionale si trasformano in alcune delle più grandi icone musicali per vincere un premio in denaro, vivendo il sogno di diventare il proprio idolo su uno spettacolare palcoscenico!

Ieri sera è andata in onda la prima puntata e in studio con Amadeus abbiamo visto una giuria fissa che ha il compito di scegliere il miglior cantante-performer di ogni puntata e farlo arrivare direttamente alla finalissima: i giudici sono Elio, Rosa Chemical e Serena Brancale.

 

Sono sfide tra due team di tre persone che scelgono un cantante da portare sul palco come ad esempio Annalisa, Elton John, Cesare Cremonini e tanti altri. Si esibiranno cantando insieme una canzone e contro un altro team. I giurati hanno il compito di scegliere il miglior gruppo da far passare di turno e farlo arrivare direttamente alla finalissima. Una volta che i team avranno superato la prima fase ecco che dovranno sfidarsi a loro volta tra di loro ed ecco che anche il voto del pubblico in studio avrà potere determinante per scegliere il migliore di ogni terzetto attraverso una nuova canzone rigorosamente cantata dal vivo.  Solo uno dei 18 concorrenti che si esibiscono in ogni puntata, andrà direttamente alla finale, in cui avrà la possibilità di vincere 50.000 euro.

 

Lo show si sviluppa in 8 puntate divise in 7 eliminatorie più la finalissima che decreterà il vincitore della stagione. In ognuna delle puntate si sfidano sei team “tematici”, ciascuno composto da tre persone, che portano in scena lo stesso artista con l’obiettivo di conquistare i voti della giuria e del pubblico in studio. 

Siamo di fronte non solo un talent show nella sua forma più classica soprattutto visto la tipologia di sfida nella sfida. Solitamente vediamo persone che hanno un sogno nel diventare star e magari fanno della loro passione un tentativo di carriera. Qui invece troviamo gente comune che fanno altri lavori che si mettono in gioco non come forma di pura messa in scena per far ridere ma piuttosto per emozionare nella maniera più pura possibile. Ogni trio di performance prova con proprio stile a interpretare i loro idoli unendo tali stili che rimangono unici ma anche con l’intenzione di amalgamarsi tra loro. Infine arriva il momento di mettere in scena una maggior singolarità andando sfidare i proprio compagni di viaggio e questo porta proprio a dare il massimo e tutto se stessi. 

 

Questo porta il format ad essere un viaggio con tappe intermedie anche diverse tra loro regalando al pubblico uno show poliedrico, multi estetico e pieno di emozioni differenti e tutte di altissimo livello.  

 

 

Andrea Arcuri