Ripercorriamo la Storia del Gallio Film Festival in attesa della 27° edizione al via oggi…

20 Lug, 2024

Il Gallio Film Festival del Cinema Italiano Opere Prime è nato con l’intento di offrire ai giovani autori italiani l’occasione di poter presentare le proprie opere ad un vasto pubblico, valorizzando soprattutto quelle creazioni che trovano a fatica uno spazio nelle sale cinematografiche. Inoltre cerca da sempre di essere un punto di riferimento per i registi che si cimentano nella prima esperienza del lungometraggio ed è quindi un concorso riservato esclusivamente alle Opere Prime italiane non solo di finzione, ma anche produzioni che trattino argomenti del vivere quotidiano, problematiche giovanili, ambiente, lavoro e questioni anche di carattere internazionale.

Nasce nel 1997 da un’idea maturata tra amici. Una manifestazione di cultura cinematografica che appunto potesse dare visibilità al giovane cinema italiano, alle opere anche coraggiose che a fatica trovano spazio in una sala. Si costituisce in quattro sezioni. La prima denominata “Cinema Esordiente”, la seconda “Bruno Bozzetto: la poesia nella matita, presente il Maestro”, la terza “l’Alba del Cinema: Il cinema muto comico italiano” e infine “David Parenti: con la forza dello sguardo”. Il Festival è nato da poco ma già con la capacità e la forza di crearsi uno spazio nell’ormai vasto panorama nazionale delle iniziative sul Cinema.

Nell’edizione del 2000 Il Festival delle Opere Prime si impreziosisce di una nuova sezione: VIDEOPOLIS. In collaborazione con la Regione Veneto vengono proiettati i migliori video delle passate stagioni di questa manifestazione per vivere le suggestioni del presente per comprendere meglio l’avvenire. Nella sua serata inaugurale presenta il film “ Il Mestiere delle Armi ” di Ermanno Olmi.

Nel 2002 vengono presentate ben undici Opere Prime di tanti autori importanti presenti in sala come ad esempio l’opera prima di Paolo Sorrentino “ L’uomo in più ” e l’esordio di Emanuele Crialese con “ Respiro ”. Il numero aumenta sensibilmente arrivando a 17 film nell’edizione del 2004.

Il 2007 si apre con la proiezione speciale dell’opera prima di Ermanno Olmi, “Il tempo si è fermato”, in un bianco e nero luminoso e spiazzante che rende giustizia al capolavoro di questo regista. L’anno successivo il Festival delle Opere Prime si inaugura con “Christus” di Giulio Antamoro, prodotto nel 1916 la cui proiezione viene eseguita nella Chiesa Parrocchiale di Gallio dal concertista Ferruccio Bartoletti che ne ha ricostruito la colonna sonora, trattandosi di un film muto.

Siamo nel 2010 e si arriva ad un capitolo triste per questo consolidato appuntamento. Le notevoli difficoltà economiche e l’assenza vistosa degli Enti locali, ad esclusione del Comune di Gallio, per poco non riuscirono a cancellare definitivamente questa proposta culturale. Per salvarlo sono scese in campo numerose piccole attività economiche e la determinazione di alcuni Amici. Un altro momento triste è legato alla dipartita di Emidio Greco avvenuta nell’anno 2013. Emidio era un uomo semplice, colto, dotato di una intelligenza finissima ed acuta perspicacia, un uomo che credeva nel cambiamento dell’essere umano pur consapevole delle sua difficoltà quotidiane, sempre pronto a mettersi in gioco e difendere con tutto il suo essere le proprie convinzioni. Il rapporto di stima che ha caratterizzato la sua presenza come Presidente del festival, è andato via via crescendo in intensità ed umanità sino a diventare calda familiarità. Viene istituito un nuovo Premio: il Gran Premio Speciale della Giuria “Emidio Greco”.

Nel 2015 Il Festival delle Opere Prime ritorna a Gallio dopo che si era trasferito nel 2011 ad Asiago ( Un sincero GRAZIE agli amici di Asiago che hanno aiutato in questi anni a mantenere viva la manifestazione dando l’opportunità di usufruire della sala “Grillo Parlante” ). Anche l’anno seguente che coincide con i primi 20 anni del festival si torna ad Asiago. Purtroppo l’anno 2020 vede il mondo fermarsi a causa di una pandemia e così anche il Gallio Film Festival deve sottostare a certe regole per salvaguardare la sanità di tutti.

Il 2021 è l’anno della rinascita dopo la pandemia: non si molla anche se tutta la Cultura stenta a ripartire, soprattutto il Cinema e si arriva, nel 2022, al quarto di secolo e per celebrare questo importante traguardo si affianca al Concorso delle Opere Prime Italiane anche una settimana di opere internazionali (prime e seconde), intitolata “Sguardi dell’altro Cinema”. Arrivati alla 27esima edizione, l’organizzazione ha voluto aggiungere una sezione dedicata alle Opere Prime e Seconde Internazionali, intitolata IL CINEMA DELLE DONNE.

Andrea Arcuri