“ Squid Game: La Sfida  ” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 22 Novembre 2023

20 Nov, 2023

Immersi nel mondo di “Squid Game”, 456 concorrenti reali mettono alla prova le loro abilità e il loro carattere per aggiudicarsi un premio di 4,56 milioni di dollari.

Nei corso dei primi 5 episodi di questo show vengono riproposti molti dei giochi che erano presenti nella serie originale ed è plausibile pensare che saranno simili anche nel finale. Le sfide aumentano e i giocatori si adattano tra coalizioni e tradimenti mentre le eliminazioni dei giocatori saranno sempre di più e a volte inaspettate. Ovviamente tutto viene riproposto come la serie originale tranne che la posta in gioco non è la propria vita ma è simbolico il fatto che a coloro che vengono eliminati viene sparato in petto un colpo di vernice e simulata una caduta a terra. Tale aspetto risulta esagerato perché in fin dei conti siamo all’interno di un gioco a premi e tale espediente risulta morboso e fuori luogo dettato solo dal voler dare spettacolo senza una vera funzione oggettiva.

Ciò che rende intrigante questo reality è che i giocatori coinvolti hanno alle spalle storie spesso tragiche reali e non frutto di personaggi scritti per sceneggiatura. Vediamo quindi lungo gli episodi inserti di interviste di padri di famiglia sul lastrico, persone che vogliono la vincita per pagarsi l’affitto o dare una vita normale ai propri cari. Spesso però tutte le persone coinvolte, tramite le loro strategie, il più delle volte si ritrovano ad avere più nemici di quelli che pensavano a conferma del fatto che per ognuno arrivare alla vittoria di una gran somma di denaro rende le persone ingorde e inclini agli errori.

Dall’altra parte è bene precisare che siamo di fronte ad un reality quindi incline alla costruzione per aumentare la spettacolarità di certe scene e delle scelte delle persone coinvolte. Il fatto che il pericolo sia mitigato, visto che la posta in gioco non è la propria vita, rende tutto un po’ più finto e quindi si va a creare minor empatia.

Questo reality funziona solo per un discorso legato alla curiosità e legame con la serie originale proposta da Netflix. Per altri versi tale esperimento non funziona a dovere perché l’eccesso di melodramma costruito rende il tutto involontariamente comico o surreale.


Andrea Arcuri