Turi e Teresa sono figli di un pescatore che vive e lavora in un’isola siciliana. La loro è una vita semplice e pacifica, fatta di abitudini e fatiche quotidiane ma Turi, ormai, è quasi un uomo e deve iniziare ad uscire in mare con il padre. Questo fatto finirà con il rivoluzionare per sempre i rapporti tra fratello e sorella. “L’isola” in questa versione uscirà in home video il 14 dicembre 2023 con Mustang Entertainment con diversi contributi extra tra cui il making of “Racconti per L’isola”, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2003.
Il lungometraggio d’esordio di Costanza Quatriglio ha la caratteristica di avere una trama molto esile quasi inesistente che risulta più che altro legata ad un lavoro di ricerca di sguardi e relazioni sul’isola di Favignana. Il montaggio risulta perfettamente sintonizzato con la colonna sonora musicale di Paolo Fresu e anche se punta forse eccessivamente sulla componente intellettuale evitando appunta la struttura narrativa, prova a fornire compattezza e ne viene fuori un opera prima indimenticabile.
Il film è stato presentato in prima mondiale nel 2003 alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes. Successivamente ha fatto il giro del mondo tra quasi 100 festival e accolto con successo dalla stampa internazionale di New York, Mosca, Chicago, Kiev a Bangladesh vincendo numerosi riconoscimenti: Premio della critica a Bratislava, miglior sceneggiatura a Cuenca (Ecuador), premio ambiente a Bellinzona, premio CICAE per la regia in Francia, ASEF Cultural Grant a Pusan (Corea), Nastro d’Argento 2004 per la colonna sonora di Paolo Fresu.
Per certi versi il film risulta troppo documentaristico ed asciutto nel suo voler procedere e questo non permette di creare legame ed empatia con i personaggi in maniera classica e totale. Rimane però la forza di certi volti di attori non professionisti che portano naturalezza e i segni di una vita vissuta. La versione restaurata amplifica, ampia e rende ancor più profonde certe rughe di vita così come anche valorizza la componente musicale e paesaggistica di quest’opera.
Andrea Arcuri