Siamo nel mezzo di una conferenza di team building di un gruppo di dipendenti municipali che pian piano si trasforma in un incubo quando cominciano a circolare accuse di corruzione che guastano l’ambiente di lavoro. Nel frattempo, in questo slasher svedese con personaggi cordiali e umoristici, una misteriosa figura comincia a dare la caccia e a uccidere i partecipanti uno a uno.
Possiamo affermare con certezza che il film non apporta nulla di così nuovo al sottogenere slasher-movie. Abbiamo così un gruppo di persone che si ritrovano costrette a stare insieme tra sorrisi forzati e tanto sparlare alle spalle. In realtà tutti vorrebbero uccidere gli altri ma certo non possono e così ci pensa una presenza, un “uomo nero” occasionare a farli fuori uno a uno tra la disperazione ( forse neanche troppa) di tutti i partecipanti . Allo stesso tempo il divertimento legato ad una comicità sottile fatta di doppi sensi, sotterfugi, insinuazioni, creazione di fazioni e quel sano black-humor sono ben presente i sfruttati. Le morti sono sempre divertenti e creative e i dialoghi che animano i personaggi hanno il giusto appiglio per regalare al pubblico mezzi sorrisi carichi di significati sociali.
Tutto quindi è ben gestito e allineato per un film che non sarà forse tra i più indimenticabili di questo genere ma che fa il suo cioè intrattenere per circa 90 minuti senza tante pretese e senza suscitare troppi sbadigli.
Andrea Arcuri