“The Equalizer 3 – Senza Tregua” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 30 Agosto 2023

29 Ago, 2023

Da quando ha abbandonato la sua vita di assassino governativo, Robert McCall (Denzel Washington) ha lottato per rimediare alle orribili azioni compiute in passato e trova una strana consolazione nel perseguire la giustizia in favore degli oppressi. Sentendosi inaspettatamente a casa nel Sud Italia, scopre che i suoi nuovi amici sono sotto il controllo dei boss della criminalità locale. Quando gli eventi precipitano, McCall sa cosa dovrà fare: difendere i suoi amici e sfidare la mafia.

Eravamo in quel periodo dove i “vendicatori da strada” magari anche un pò maturi piacevano al pubblico sulla scia di “Io Vi Troverò” con Liam Neeson. Denzel Washington nel primo film del 2014 metteva tutta il suo magnetismo scenico e forza fisica in un ruolo perfetto per il suo stile recitativo e la brutalità di certe situazioni con la freddezza con cui venivano risolte creando qualcosa di diverso e accattivante. Non stiamo parlando di incassi esagerati o recensioni cosi entusiaste, ma il personaggio era ormai diventato un cult.

Antoine Fuqua è un regista che mette perfettamente in scena quel senso di film action Americano da buon mestierante riuscendo a raccontare una storia in maniera classica nelle sue parti più descrittive e sapendo anche dirigere scene d’azione con buona presa scenica senza però essere così indimenticabile o originale. Bisogna da subito precisare che i luoghi comuni e i soliti cliché legati all’Italia, e più in generale alle organizzazioni criminali del nostro Paese, ci sono tutte e direi di evitare di fare gli offesi anche se si potrebbe scrivere una recensione a parte proprio sulle varie imprecisioni di tali argomenti.

Preferiamo quindi concentrarci sulla resa del film al di là della sua credibilità di certe scelte e in questo caso ritroviamo il piacere rivedere Denzel Washington ma un contorno e una storia che si impiantata tra il suo esser già vista troppe volte (l’eroe che viene salvato da qualcuno , si riprende trovando la pace ma che si ritrova proprio a difendere quelle persone dalle ingiustizie) e lo spreco di certe situazioni.

Il pathos di tutta la vicenda si consuma nella scena iniziale ambientata in Sicilia perché quando il nostro eroe dovrà scontrarsi nuovamente ne vengono fuori scene troppo veloci oppure altre, tipo quella finale, che non sembrano vere conclusioni perché prive di mordente.

La parte interessante del film si esaurisce presto con una parte iniziale promettente e un ritrovato Denzel Washington dal sapore quasi noir ma purtroppo entrambi questi aspetti vengono presto messi da parte e la pellicola decide di buttarsi totalmente nel film di genere poliziesco contro la mafia ( tra l’altro mettendo nel mezzo Mafia, ‘Ndrangheta e Camorra tutte insieme ) e presentando al pubblico quadretti da cartolina di città di periferia con i soliti problemi.

 

Andrea Arcuri