Cedere la propria esistenza in cambio di denaro: in un futuro non troppo lontano, un metodo per trasferire anni di vita da una persona all’altra ha cambiato il mondo per sempre, trasformando la startup biotecnologica AEON in un’azienda farmaceutica multimiliardaria. Elena e Max hanno una vita quasi perfetta. Ma quando la coppia si trova di fronte a inaspettate richieste di risarcimento assicurativo che non può pagare, tutto cambia in un istante.
Il film crea un futuro distopico basato sulla differenza tra classi sociali e dove la ricchezza e la disperazione sono la moneta di scambio più diffusa. Se a qualcuno vengono in mente classici come “Gattaca”, “In Time” o “I Figli degli Uomini” si ha centrato perfettamente lo stile e la morale di fondo.
I protagonisti sono tutti moralmente ambigui e tutto sommato nessuno è davvero innocente, gli stessi Elena e Max prendono delle decisioni dettate dall’egoismo e in più occasioni anche poco coerenti. Dall’altra parte però quelli che vengono considerati i villain della situazione li troviamo raffigurati in maniera classica, privi di sfumature ma solo con caratteristiche negative e pieni di cliché.
Tutto il discorso legato alla morale di questo suo espediente sci-fi risulta poco affrontato e spesso si cerca di puntare alla sua componente più action con rapimenti e sparatorie. Risulta quindi tutto un’occasione sprecata che poteva essere sfruttata decisamente meglio.
Andrea Arcuri