MYSTFALL “Celestial Vision” – Recensione in Anteprima. Disponibile in Vendita dal 21 Luglio 2023

15 Lug, 2023

“Celestial Vision” è l’introduzione dei Mystfall alla scena metal internazionale, combinando il suono e le atmosfere del symphonic metal tradizionale con un approccio melodrammatico avvincente. Tutte le canzoni presentano melodie accattivanti, cori accattivanti e alcuni arrangiamenti orchestrali molto raffinati; l’intero disco è influenzato anche dalla musica battle, cinematografica, celtica e classica. La voce superba e commovente della frontwoman  Marialena Trikoglou  è la ciliegina sulla torta di una serie di composizioni sorprendenti.

Resisting Heaven ” è il perfetto modo per entrare nel mondo musicale del gruppo con un lieve e soave brano di due minuti solo strumentale che racchiude una forza emotiva fatta di movimenti semplici ed epicità potente. una magistrale, epica, altisonante introduzione tutta strumentale a questo album. Un modo per far entrare chi l’ascolta in maniera totale avvolgendolo con una bellezza d’esecuzione da brividi. Si continua con “ Celestial Vision ” uscita come singolo promozionale. Il videoclip dimostra un ottimo senso estetico del gruppo che regala al pubblico qualcosa di non esagerato o troppo epico ma che punta molto sulle atmosfere realistiche e il contrasto dei colori tramite la differenza dei contesti in contrapposizione con i bellissimi vestiti di Marialena Trikoglou.  La canzone racchiude l’essenza del gruppo mettendo in scena tutte le loro peculiarità e il genere di musica che vogliono fare e si rivela essere un ottimo modo per conoscere i Mystfall. Si continua con “ Centuries ” che suona da subito molto lirica nel canto e nello stile. L’inizio è subito veloce e si sente la voglia del gruppo di creare qualcosa di molto orecchiabile che entri facilmente in testa soprattutto tramite la parte cantata. La canzone esplode in tutta la sua forza in molti momenti lungo l’ascolto rinnovando l’energia e coinvolgendo con un turbine di emozioni che riesce a suscitare.

Ecco arrivare ” Endless ” che sembra molto disordinata nella sua esecuzione e arrangiamento. Dopo un inizio di questo tipo ecco arrivare una parte decisamente più armonica. Nuovamente si ripete questo dualismo caratterizzato da strofe più parlate e ritornelli più dal canto lirico. Una canzone che potrebbe non trovare il favore di tutto il pubblico. La successiva ” Silence ” sembra all’inizio avere un andamento più classico con il suo pianoforte leggero e dal tocco ipnotico. Inizia poco dopo la voce avvolgente di Marialena che è calda e sofferente per andare pian piano in crescendo con la musica in sottofondo che si aggiunge. Poco prima della metà ecco che la canzone esplode nella sua complessa sonorità, ampia nel respiro, lirica nell’esecuzione e coinvolgente a livello emotivo. Si supera la metà album con ” Kings of Utopia ” e la carica del gruppo non accenna a diminuire anche perché è l’ultimo singolo promozionale uscito ed è accompagnata da un bellissimo videoclip . La canzone sembra ad un primo ascolto molto sconnessa e disordinata ma invece è solo una sensazione sbagliata. Dopo un ascolto più attento si nota che la musica , nella sua velocità sostenuta è ciclica e sempre in perfetto controllo. La parte cantata riesce a passare da accelerazioni improvvise ad attimi di stasi con perfetto senso ritmico e tutto risulta in perfetta sintonia. Il videoclip è caratterizzato ancora una volta da forti contrasti cromatici. Mentre vediamo il gruppo suonare circondato da colori brillanti dell’oro e del giallo anche grazie al trucco e corpetto della cantante, pian piano si insinua una figura truccata di scuro che alimenta un senso di inquietudine. 

 
Si continua con ” Moral Compass “ che suona molto particolare e originale. Si sperimentano toni e stili differenti sia a livello musicale, spezzando il ritmo e nel canto che ha una cadenza ipnotica ma non proprio armonica. il gruppo si mostra quindi con tanta voglia di mettersi in gioco rischiando con una canzone non molto armonica e lineare dimostrando grande maturità e padronanza della musica. La seguente “ The Balance of Time ” è la più lunga dell’album e lungo i suoi oltre sette minuti di durata presenta una moltitudine di sonorità per mettere alla luce le tante capacità del gruppo. L’inizio è leggero con una semplice chitarra ad accompagnare il canto di Marialena ma poi arriva l’accelerata e il canto growl con l’aggiunta di cori altisonanti. La canzone procede così alternando assoli dei vari strumenti, di Marialena che dà libero sfogo della sua potenza e riproponendo il ritornello sentito all’inizio. Forse però lo schema diventa troppo ripetitivo e portarlo avanti per così tanto tempo senza un vero stacco potrebbe essere troppo limitante. L’ultimo brano che propone il gruppo è ” Freedom Path ” che inizia come una travolgente cavalcata potente nel suo andamento. Quando Marialena inizia il canto, il brano si fa più lirico nei suoi passaggi e questo non fa altro che amplificare quel sentore di trasporto emotivo con cui era iniziata la canzone. continua così questo perfetto dualismo tra musica travolgente che carica in aumento e canto emotivamente coinvolgente.    

Tracklist:
Resisting Heaven
Celestial Vision
Centuries
Endless
Silence
Kings of Utopia
Moral Compass
The Balance of Time
Freedom Path

MYSTFALL sono:
Marialena Trikoglou – voce
Kostas Mexis – voce
Panagiotis Leontaritis – chitarra
Dida Racotoarison – tastiere
Antonis Desousis – basso
Manos Agouridis – batteria

 
 Andrea Arcuri