IMMORTAL – “War Againts All “. Recensione. Disponibile in Vendita 

1 Lug, 2023

Nel 2023, IMMORTAL vede rilasciare War Against All,il decimo album in studio della band e risulta essere un continuo più epico del precedente uscito l’anno scorso. Il disco è stato composto ed eseguito da Demonaz ,con la partecipazione di alcuni artisti importanti, come nelle registrazioni precedenti. L’album è stato prodotto da ArveIsdal e registrato al Conclave & Earshot Studio di Bergen, in Norvegia, da Herbrand Larsen e Arve Isdal ed è stato masterizzato da IverSandøy al Sol Slottet.

“ War Against All ” è una scarica di energia potentissima con un riff di chitarra che entra in testa e picchia senza lasciar tregua. La parte cantata fa il resto e conquista con una velocità da brividi che lascia senza fiato a chiunque voglia cimentarsi a seguirla. Un intro davvero convincente per il ritorno del gruppo a solo un anno dal loro album precedente. Ecco arrivare ” Thunders Of Darkness ” che ad un primo ascolto sembra un continuo della precedente ma da subito si distingue soprattutto nella parte cantata che ha un ritmo differente nella cadenza e pure nella sua energia caratterizzata poi da cambi di registro lungo il percorso cosi da avere una sua anima dirompente ma ben distinta.

La successiva ” Wargod ” ha l’unico difetto di essere troppo lunga. La sua forza sta nella sua epicità in molti passaggi senza dover per forza spingere l’acceleratore nella musica indiavolata e canto esagerato a tutti i costi. Decide di spezzare spesso il ritmo proprio per allungare la durata ma così facendo perde di forza e non convince del tutto pur essendo un brano tecnicamente molto valido. Arriva ” No Sun” e il gruppo torna a sonorità più classiche e conosciute. La canzone è ottima solo che sembra già sentita troppe volte proposta dal gruppo in tanti album precedenti e quindi non rimane troppo impressa dopo un primo ascolto. Il prossimo brano ” Return To Cold ” che brano con un interessante parte strumentale veloce ma anche più lenta. Arriva il cantato e sembra nuovamente di sentire vecchi passaggi già conosciuti. E’ un piacere constatare che il gruppo sa ancora comporre ottima musica ma dispiace che un po’ furbamente decide di procedere sul sicuro e non prendersi molti rischi. c’è da precisare che rispetto alla precedente, alcuni passaggi sono davvero ben arrangiati e di maggior trasporto emotivo.  

 

La successiva ” Nordlandihr ” è una lunga sessione solo strumentale che nel corso dei suoi oltre sette minuti di durata riesce a trasmettere al pubblico sensazioni molto forti, altisonanti, epiche che sfociano nel prog-metal. Davvero un brano molto interessante che alza di molto la qualità di quest’album vista la voglia del gruppo di mettersi in gioco e riuscire nei suoi intenti. La seguente “ Immortal ” risulta una delle più riuscite di questa pubblicazione perché molto energica e capace di creare seguito nel suo essere facilmente riconoscibile nel canto e nella musica. Soprattutto gli assoli di chitarra sono pieni di una carica del miglior metal proposto dal gruppo e capaci di emozionare e conquistare tutti quanti. L’ultimo brano che propone il gruppo è ” Blashyrkh My Throne ” e anche questa risulta essere molto lunga. L’album si chiude nel migliore dei modi con un brano che inizia con un sound classico per poi crescere in maniera esponenziale e potente. Tale ciclo si ripete tre volte lungo i sei minuti di durata cosi da alternare intermezzi musicale a lunghe strofe di cantato vibrante.    

Tracklist:
War Against All        
Thunders Of Darkness
Wargod
No Sun          
Return To Cold         
Nordlandihr
Immortal
Blashyrkh My Throne

 
 Andrea Arcuri