“The Witcher” St.5 Vol.1 – Recensione. Disponibile su Netflix dal 29 Giugno 2023

29 Giu, 2023

Mentre monarchi, maghi e bestie del Continente competono per catturarla, Geralt conduce Ciri a nascondersi, determinato a proteggere la sua famiglia appena riunita da coloro che minacciano di distruggerla.

Continua la serie con l’arrivo di nuovi episodi che compongono la prima parte della stagione cinque. I successivi tre saranno disponibili su Netflix alla fine di Luglio. In effetti questa prima parte lascia con un finale molto aperto e tutta una serie di situazioni ancora in corso da risolvere e tale divisione è certo una precisa scelta di marketing ma dispiace che nel primo volume non c’è davvero nessuna trama che vada a chiudersi lasciando ancor di più tutto in sospeso e il pubblico in balia dell’attesa.

Ma evitiamo di parlare della conclusione e concentriamoci sull’inizio…

Da subito troviamo Geralt, Yennefer e Ciri uniti e nascosti in balia di continui spostamenti mentre si cerca di addestrare Ciri alle arti magiche. Sembra una situazione di stallo e pacifica ma ecco arrivare i primi spostamenti e gli equilibri cambiano, ben presto a loro si unisce anche Ranuncolo con Ciri e Yennefer verso un proprio cammino mentre Geralt va a caccia di mostri e risposte.

Rispetto alle stagioni precedenti, questo nuovo ciclo di episodi si sposta molto su argomenti politici e sulla ricerca di chi ci sia davvero dietro ad una cospirazione ai danni dei maghi e nella ricerca di Ciri a tutti i costi. Ad ogni puntata c’è una classica (e ben realizzata) scena d’azione ma a volte sembra quasi una forzatura, una costrizione per dare al pubblico un po’ di movimento a svegliarlo dai troppi “intrighi di palazzo”. Altro aspetto che va a minare leggermente il ritmo e risultano delle forzature sono i momenti in cui amoreggiano Yennefer e Gerlat che soprattutto negli ultimi episodi si fanno più insistenti. Sia chiaro, a tutti piace la loro love-story ma visto il percorso narrativo centrale di questa stagione risultano un po’ fuori luogo e dedicate ad un pubblico di romantici.

Si potrebbe però dire che finalmente la serie sia pronta per un salto stilistico e di qualità molto importante e decisivo. Mettendo da parte quel desiderio di impressionare il pubblico con effetti speciali e love-story, “The Witcher” entra e propone una consapevolezza piena di maturità.

In queste puntate vengono portate alla luce e spiegate la pubblico in maniera precisa l’ordine e le gerarchie che alimentano la guerra in procinto di scoppiare e le varie forze in atto. Tale cambio di centro tematico così importante e repentino potrebbe non trovare tutti i favori del pubblico ma è da lodare la voglia di fare questo salto estremo verso tematiche più serie e importanti. Tutto questo serve anche per prepararci all’imminente scontro che dovrebbe scoppiare con le restanti puntate del secondo volume disponibili su Netflix a fine Luglio.

Certo, come detto in precedenza, a farne le spese è l’azione che per certi versi è la vera essenza del materiale originale di Sapkowski che invece è sempre stato più gore e viscerale più dedito ai combattimento e meno agli intrighi. La caccia e i mostri che nelle precedenti stagioni erano più presenti e punto centrale della trama, sono adesso marginali e aggiunti in maniera non proprio funzionale alla trama.

Tutto si conclude nella propria sensibilità e preferenza di stile. Da una parte chi preferisce (l’ennesimo) fantasy fatto di belle immagini, combattimenti cool e virtuosismi registici mentre dall’altra c’è chi predilige intrighi, discorsi nelle grandi stanze e sotterfugi per unire fazioni e tradirne altri.

 

Andrea Arcuri