LE LAID C’EST BEAU – TOUR 2023
17 Giugno VILLAFRANCA PADOVANA (PD) | Street Festival
24 Giugno MENDRISIO (CH) | Festa della Musica
06 Luglio LATINA (LT) | Sottoscala9
07 Luglio RIETI (RI) | Be’er Sheva
08 Luglio RECANATI (MC) | Art Festival
09 Luglio RECANATI (MC) | Art Festival
25 Luglio SAN PAOLO D’ARGON (BG) | Birra ‘n Banda
04 Agosto COMO (CO) | Castel Bardello
12 Agosto SPECCHIA (LE) | Notte Bianca w/ Alex Britti
(calendario in aggiornamento)
I Jaspers, l’eclettica e inconfondibile band già nota al pubblico per la partecipazione come resident band a Quelli Che Il Calcio su RAI 2, presentano oggi il videoclip ufficiale del nuovo singolo Le laid c’est beau (26 maggio 2023, distr. Distrokid).
Il video, interamente girato a Milano da Elio Nubes, rappresenta con l’ironia tipica dei Jaspers la frenesia della città e delle sue abitudini. «Invece di una persona, abbiamo scelto un cane come protagonista per trasmettere in maniera ancora più forte lo straniamento e l’assurdità di alcune situazioni che per noi sono diventate abituali», raccontano i Jaspers. «Attraverso le riprese fatte con una Gopro direttamente dalla pettorina di Tino possiamo vedere chiaramente il suo punto di vista e la sua vita immersa nel marasma frenetico della città, intento a sopravvivere alla realtà metropolitana, tra negozi, folle di turisti, mezzi pubblici e ristoranti.»
Versione tutta particolare, inquieta e incalzante, del classico singolo estivo, Le laid c’est beau è una canzone dalle atmosfere metropolitane con suggestioni che alludono a una città decadente, frenetica di giorno e viva di notte, tra locali underground, strade abbandonate al degrado urbano e quartieri alla moda.
La ritmica martellante ricorda la musica che si balla nei club alternativi delle grandi città, unita a sonorità che rimandano all’industrial metal tedesco.Il brano è il terzo, dopo Rockstar e Dante (usciti nel 2022), ad anticipare il nuovo album in arrivo in autunno.
“Le laid c’est beau” è una citazione attribuita a Victor Hugo e si traduce letteralmente con: il brutto è bello. È un’espressione che è diventata simbolo del cambio di estetica nell’Ottocento tra il Classicismo, in cui gli eroi delle storie erano sempre personaggi positivi e senza macchia, e il Romanticismo in cui si è cominciato a volgere l’attenzione verso soggetti, spesso di estrazione popolare, il cui fascino risiedeva proprio nei loro difetti, imperfezioni e ambiguità.
Il pezzo elabora questo concetto riferito ai giorni nostri e in particolare ai ritmi e alla qualità della vita nella realtà urbana, che porta l’Uomo, più o meno consapevolmente, ad accettare e apprezzare brutture e storpiature che lo allontanano dalla propria natura animale e spirituale. Quasi una sindrome di Stoccolma nei confronti della propria città, un feticismo post-moderno che ci fa amare le situazioni più impensabili.
Nella copertina del singolo, realizzata dalla fotografa ufficiale della band Chiara Sardelli, vediamo ritratto Tino, cane e mascotte dei Jaspers, nella sua routine suburbana milanese con la metro della storica linea rossa che passa sullo sfondo.
Nella copertina del singolo, realizzata dalla fotografa ufficiale della band Chiara Sardelli, vediamo ritratto Tino, cane e mascotte dei Jaspers, nella sua routine suburbana milanese con la metro della storica linea rossa che passa sullo sfondo.
«Viviamo a Milano e conosciamo bene i pregi e difetti, il bello e il brutto delle grandi città», racconta la band. «Questa canzone è dedicata a tutti i guerrieri metropolitani che ogni giorno devono affrontare il caos della città per sopravvivere.»