“Fidanzata in Affitto” – Recensione. Disponibile al cinema dal 21 Giugno 2023

21 Giu, 2023

Sul punto di perdere la casa della sua infanzia, Maddie (Jennifer Lawrence) scopre un intrigante annuncio di lavoro: ricchi proprietari di elicotteri cercano qualcuno con cui far “frequentare” il loro introverso figlio di diciannove anni, Percy, prima che parta per il college. Con sua grande sorpresa, Maddie scoprirà presto che con l’impacciato Percy non sarà un’impresa facile.

Il film può essere considerato come una commedia ma ancora più specificatamente del genere “sessuale” cioè molto spinta nel mettere in mostra doppisensi, scene sexy e allusioni ma senza davvero sfociare mai nelle scene di sesso esplicito, in fin dei conti si parla sempre di un film che vuole essere divertente. La presenza di Jennifer Lawrence è sicuramente degna di nota, l’attrice solita a ruoli più impegnati o action si mette in gioco con un personaggio fuori dagli schemi, sboccato e disastrato cercando di essere sexy ma soprattutto far vedere che sa essere comica e divertente. l’attrice ha un ottimo tempo comico in molteplici situazioni ma il problema è nei dialoghi che non sono così pungenti e scritti in maniera intelligente o davvero ironica come vorrebbero essere. Quello che gli viene costruito attorno è pieno di problemi legati a situazioni poco realistiche e troppo esagerate e anche se c’è una scena “molto spinta” che la vede protagonista, alla fine tale momento sembra più che altro un momento disperato per attirare il pubblico piuttosto che divertente o davvero coraggiosa.

Il problema è nel corso della storia ci sono pochi momenti di risate originali andando invece per lo più a riciclare cliché delle commedie degli anni ’80 sui nerd che perdono la verginità. Il personaggio della Lawrence ha un aspetto con cui è difficile creare vera empatia cioè il fatto che si muove per egoismo e il fatto che mette in vendita il proprio corpo la presenta al pubblico come una “poco di buono” sotto molti aspetti. Il fatto che fa questo per avere una macchina è una motivazione troppo futile e debole e infatti gli viene costruito un background di figlia abbandonata dal padre per cercare di creare empatia con il pubblico ma tale aspetto non viene portato avanti ma solo accennato e quindi poco utile. Inoltre la ragazza viene assunta dai genitori di Percy che sono iperprotettivi (ma questo aspetto non viene più di tanto affrontato) e che sono convinti che basta fare sesso per sopravvivere al collage e non essere un emarginato. In una società dove bisognerebbe promuovo un modello virtuoso di persona pura che vuole aspettare il momento migliore per fare sesso, si cerca invece di spingere il modello di adolescente già esperto che non debba avere motivi per essere considerato un emarginato.

Arriviamo al vero e unico motivo per guardare il film. Andrew Barth Feldman è bravissimo a interpretare Percy che risulta essere un personaggio dolce, reale, sempre sincero e pieno di valori virtuosi.È l’unico che possiede lungo tutto il film un cuore puro e sincero mentre tutti intorno a lui mentono e lo manipolano secondo i propri interessi. Speriamo di vedere presto questo giovane attore in altri ruoli perché si merita delle possibilità migliori per emergere.

Andrea Arcuri