DEGREES OF TRUTH – “Alchemists “.  Recensione in Anteprima. Disponibile in Vendita dal 23 Giugno 2023

18 Giu, 2023

‘Alchemists’ è l’album più eclettico dei gruppo che in questo caso combina arrangiamenti innovativi e influenze che spaziando dal pop e dalla musica elettronica, mentre tende verso un moderno lato progressive metal molto elegante. L’album presenta melodie orecchiabili, orchestrazioni sinfoniche ma anche riff di chitarra avvincenti e voci versatili che spaziano da melodie in stile rock a canti delicati e persino divagazioni operistiche, eseguite dalla nuova straordinaria cantante Claudia  Beltrame .


“ Imperfect Concoction” è una magistrale, epica, altisonante introduzione tutta strumentale a questo album. Un modo per far entrare chi l’ascolta in maniera totale avvolgendolo con una bellezza d’esecuzione da brividi. Si continua con “Godless Symphony
 ” la cui parte musicale riesce ad essere variegata con alternanza di momenti in cui primeggia (ma senza assoli  particolari) mentre in altri lascia totalmente il comando alla voce lirica di  Claudia Beltrame che proprio si presenta con questa canzone che ne risalta il timbro di altissimo livello. Si continua con “ Over the Tide ” uscito come singolo promozionale. L’inizio è in crescendo dove si sente la voglia del gruppo di creare qualcosa di molto orecchiabile che entri in testa. La canzone esplode in tutta la sua forza e nonostante molti momenti in cui decide di cambiare ritmo, possiamo confermare che riesce nel suo intento risultando una delle più riconoscibili del gruppo. Quello che convince ancor di più è il videoclip dove viene messa ala centro la rossa Claudia Beltrame in un contesto molto soft con momenti di bianco e nero mentre in altri tutto prende colore. Non ci sono virtuosismi, non ci sono cliché tipici di video metal ma solo la cantante messa al centro che guarda la telecamere e sembra volerci raccontare una bellissima storia. 

 

Ecco arrivare ” Flightmare” che è anche accompagnata da un videoclip. La canzone fatica un pò ad entrare nel suo cuore pulsante e solo nella seconda parte possiede un ritmo incalzante e orecchiabile. Viene scelto di mettere un scena in video dove il gruppo suona in maniera molto classica in una stanza con la regia che si muove tra zoom e primi piani, inoltre spesso la cantante viene illuminata in controluce quindi buona parte del video risulta spesso troppo scuro non valorizzando il contesto. La successiva ” Wreckage of a Lifetime ” è più classica nell’esecuzione e soprattutto nella parte degli strumenti conquista e coinvolge. Il cantato è privo di parti liriche decidendo per uno stile più semplice e diretto. Siamo arrivati a metà album con ” Misconnection ”. La canzone è divise in sezioni. La prima con solo la voce di Claudia a ripetere poche parole, nella seconda si aggiunge un lieve sottofondo musicale, successivamente la musica si fà più veloce e infine si procede verso la conclusione modificando leggermente e alzando ancora di più il ritmo. Ne viene fuori una creazione originale, interessante nel suo essere ordinata e per questo ipnotica nel suo procedere. Si continua con ” Tiny Box of Horrors “ che suona rock, suona metal ma soprattutto suona lugubre incutendo un senso di paura nell’ascoltatore. Il gruppo gioca con la creazione di atmosfere e ci regala una canzone che punta all’anima con un fare incisivo, pieno di sensazioni striscianti con il suono di carillon che s’insinua per poi esplodere con chitarre fortissime e un avanzare minaccioso. Tutte queste sensazioni riescono perché l’esecuzione della canzone è perfetta ed entra in testa.

 

La seguente “ Thread of Life ” ha un lungo intro lento e avvolgente per poi esplodere e conquistare. Essendo una canzone lunga più di sei minuti è inevitabile che al suo interno ascoltiamo stili differenti e cambi repentini e infatti superata la metà avviene quasi un arresto e come se fosse un  nuovo inizio strumentale lungo che ci prepara ad una nuova esplosione finale. Siamo quasi alla fine ma c’è il tempo per ascoltare ” Bound to Rise ” che inizia veloce con un riff di chitarra molto incisivo. Anche dopo l’aggiunta della voce di Claudia, la chitarra rimane protagonista assoluta a dettare il tempo e i cambi di registro in questa canzone decisamente variegata nella messa in scena. Lungo la sua durata sembra di ascoltare molte canzoni differenti visto l’innumerevole cambio di registro, ne viene fuori una scelta singolare da parte del gruppo ma il livello di esecuzione rimane sempre altissimo e poi tutti i riff di chitarra sono da brividi. L’ultimo brano che propone il gruppo è ” Alchemists ” che è anche accompagnato da un videoclip uscito a Giugno. Il videoclip ha una magnifica e molto ampia varietà di colori illuminando il gruppo a volte con colori caldi e altri freddi, avvolti in un bianco fortissimo e talvolta in controluce. Molto particolari i giochi di luce e l’accostamento a volte nella stessa inquadrature di colori molto differenti come il blu e il rosso chiaro. La canzone riesce a creare un ottimo sound coinvolgente andando pian piano a crescere e velocizzare l’esecuzione, l’aggiunta dei cori altisonanti è il valore aggiunto per una perfetta chiusura di questo album.  

 


Tracklist:


Imperfect Concoction

Godless Symphony

Over the Tide (featuring Khaled Abbas)

Flightmare

Wreckage of a Lifetime

Misconnection

Tiny Box of Horrors

Thread of Life

Bound to Rise (featuring Richard Henshall/Haken)

Alchemists

 

Degrees of Truth sono :

Claudia Beltrame – voce

Daniele Brianza – chitarra, ukulele

Gianluca Parnisari – tastiere, pianoforte, percussioni aggiuntive

Lorenzo Corsalini – basso

Luca Ravezzani – batteria

 

 
 
Andrea Arcuri