Dopo che un esaurimento nervoso ha fatto deragliare il suo ultimo tour, Jocelyn (Lily-Rose Depp) è decisa a riconquistare lo status che le spetta, quello di più grande e sexy popstar d’America. A riaccendere le sue passioni è Tedros (Abel “The Weeknd” Tesfaye), impresario di nightclub dal passato sordido.
Siamo di fronte ad un progetto molto coraggioso che vuole raccontare la fame e il successo senza filtri e in maniera molto forte e scabrosa sotto alcuni punti di vista. Non ci sono censure e si parla apertamente di eccessi, in particolare quelli sessuali ma anche di vizi che il successo porta inevitabilmente con sé.
Il tentativo è sicuramente molto chiaro e a tratti sembra volersi rifare allo stile del regista Nicholas Winding Refn (ma anche Paul Verhoven) per il suo stile cromatico ed estetico e per una narrazione a volte dilatata e non lineare. Nonostante si sforzi di essere un prodotto d’autore ci aggiunge una forte componente provocatoria ad ogni costo superando i limiti della vanità e del diventare autoreferenziale.
Vediamo quindi andare in scena la più classica delle situazioni dove i personaggi e il mondo che li circonda è viziato da meccanismi che ci aspettiamo di vedere senza tante sorprese e tutto diventa un grosso e dichiarato cliché che intrattiene per curiosità di vedere belle immagini e immagini spinte ma punta troppo spesso alla noia. Quello che manca al momento sono le sfumature che il mondo dello star system possiede e quello che fin’ora abbiamo visto certo è un idea dello stile ma non offre nulla di nuovo e manca una componente intelligente. Allo stesso tempo c’è tempo e margine di miglioramento per le prossime puntate.
Vogliamo dare ancora fiducia a questo show anche perché è bene ricordare che dietro alla sua creazione c’è Sam Levinson che ha creato il fenomeno “Euphoria”, c’è Abel “The Weekend Tesfaye che rimane un genio della musica contemporanea e l’attrice Lily-Ross Depp possiede un magnetismo potente e la sua recitazione lasciva e sensuale rimane fin’ora la fonte di maggior interesse della serie.
Andrea Arcuri
