Il regista di Nightmare firma un altro capolavoro del cinema black horror, con scenografie barocche e affascinanti, colori vividi, luci e ombre che si sovrappongono a creare immagini ad alto tasso artistico. Ironico e volutamente sopra le righe, il film prende le mosse da una povera famiglia di colore composta da fratello, sorella e madre sotto sfratto. L’unica famiglia bianca del quartiere possiede la maggior parte delle case e il giovane protagonista si fa convincere a derubarli. Si troverà così intrappolato in una situazione terribile. |
Provocare paura è l’obiettivo del cinema horror. E la storia dei neri d’America è una storia dell’orrore: dallo schiavismo alla segregazione, dal Ku Klux Klan alla brutalità della polizia. Un fardello di violenze perpetuate nei secoli. Persino al cinema, dove per decenni è invalso il più classico dei cliché: il nero muore sempre per primo. A partire dagli anni ’80 nasce un genere nuovo, il black horror. Scritto, girato o recitato da persone di colore, il black horror è cinema di genere ma anche cinema politico e strumento di lotta, al pari di movimenti come Black Lives Matter. |
Prima della proiezione, presentazione del libro Black Fears Matter! Viaggio nel Black Horror Contemporaneo (Les Flaneurs Edizioni, 2023) e conversazione con Davide Pulici, fondatore della rivista «Nocturno» e Massimilano Martiradonna, membro del microcollettivo Dikotombo e coautore con Mirco Moretti del libro. |