REASONS BEHIND “Architecture of an Ego”. Recensione. Disponibile in Vendita dal 26 Maggio 2023

4 Giu, 2023

Questo album è un nuovo capitolo musicale e visivo in cui le vibrazioni trance del gruppo esaltano i ritmi pesanti e le parti più orecchiabili e melodiche. Il risultato finale è un viaggio emozionante dove canzoni veloci si alternano a mid-tempo e ballate struggenti e la voce di  Elisa Bonafè si adatta sempre perfettamente, danzando tra ritornelli potenti e morbide parti emotive. Il gruppo racconta così un vero romanzo breve distopico, ideato ancora una volta dal leader della band, cantautore e chitarrista  Gabriele Sapori, sui rapporti umani. Una storia divertente che prende davvero vita sul palco attraverso un appariscente spettacolo di luci al neon.

L’album si apre con “ Zero Dawn ”, una canzone introduttiva lunga poco più di un minuto. Un insieme di suoni techno che creano una fortissima atmosfera molto avvolgente che introducono allo stile che ci aspetta nei prossimi brani. La seguente “ The Fall Of Human Race ” esplode da subito con una scarica di adrenalina potente. Pieno di riff dirompenti di chitarra, assoli cantati vibranti, sonorità a metà tra il techno e il metal racchiude tutta l’anima del gruppo anche se si notano alcune piccole imperfezioni dettate forse dal testo scelto ad accompagnare la canzone. In ogni caso rimane un brano tutto da ballare e cantare. Si continua con ” A New Breed ” e la canzone si rivela essere molto armonica nel suo progredire. Il gruppo dimostra di saper creare della musica davvero molto orecchiabile grazie ad una base solida che viene supportata dalla voce melodica di Elisa Bonafè. Sicuramente una delle migliori del gruppo che lascia il segno, rimane in testa per non lasciarci più andare. ” Into The Break Of A Better Day ” sembra avere un andamento diverso rispetto le precedenti. Inizia più lenta per poi recuperare man mano che avanza. Nonostante a livello musicale possieda un ritmo incalzante, non sembra cosi ispirata e non riesce davvero a conquistare totalmente.  

 

La successiva ” Heart Begins To Break ” è uscita come primo singolo promozionale ed è accompagnata da un videoclip dove le luci al neon, bianche e verdi sono protagoniste. Una canzone caratterizzata da uno stile forte ma molto preciso nella sua costruzione e anche il videoclip rimane ordinato con una regia semplice e senza sfociare nel metal pesante. viene fuori la voglia del gruppo di cercare strade alternative e non puntare solo ai canoni stilistici già conosciuti e più volte esposti. Superiamo la metà dell’album con ” The Phantom Pain ”. La cantante Elisa Bonafè detta il ritmo mentre gli strumenti gli vanno dietro. Risulta molto un brano narrato con semplice cadenza ritmica e meno una canzone dove la musica è protagonista che,anzi lascia molto spazio alla parte cantata. Una bellissima sorpresa per un cambio di stile che raccoglierà i favori del pubblico. Il prossimo brano ” Seas Of Grey ” è uno dei più armonici dell’album. Questo perché pieno di cori di sottofondo che accompagnano la cantante che decide di usare tonalità molto soavi e per niente rudi o graffianti. Arriva poi l’assolo di chitarra e anche qui il suono è pulito e leggero, mai disturbante o dedito alla forza bruta. 

 

Il ritmo di ”  ” è molto coinvolgente e la canzone è dichiaratamente costruita sulla collaborazione del gruppo con le cantanti Steva (Deathless Legacy) & Grace Darkling (Nocturna). Il videoclip è simile ad altri già visto con una regia classica ma che anche a livello visivo mette in prima luce le tre voci principali che si passano il microfono con momenti di assoli e canti all’unisono nel ritornello. Sicuramente è una canzone che unisce tre voci potenti dalle forti capacità a servizio di un brano ben riuscito o potente che rimane in mente. Mancano solo due canzoni ma c’è ancora tempo per ascoltare “ The Flame Inside ”. Classica nella costruzione ma ottima nell’esecuzione che risulta piena di effetti techno ma è il ritmo a dettare il movimento. Il sound risulta sempre molto attivo e variegato, riesce a intrattenere e ci si ritrova rapiti da questa canzone piena di sonorità accompagnate dal videoclip promozionale che è un turbine di luci laser velocissime che illuminano il gruppo regalando un effetto ottico davvero impressionante. L’ottimo videoclip realizzato e la bellissima canzone ne fanno una delle migliori di quest’album. L’ultimo brano è ” Letter To The Last Of Us ” che risulta molto verboso proprio come se fosse una lettera. L’anima è sempre metal e movimentata ma la moltitudine di parole cantate ne fanno un brano diverso dagli altri che invece erano più bilanciati nel dare spazio alla voce e alla musica. Il gruppo ci lascia con qualcosa che suona differente dal suo genere ed è un piacere perché dimostra la voglia di mutare e diversificarsi all’interno della propria musica. coinvolgente. 

 

Track List: 

Zero Dawn    

The Fall Of Human Race      

A New Breed

Into The Break Of A Better Day     

Heart Begins To Break         

The Phantom Pain     

Seas Of Grey 

I³        

The Flame Inside       

 Letter To The Last Of Us 

 

 

REASONS BEHIND sono: 

Elisa Bonafè – voce

Gabriele Sapori – chitarre, tastiere e programmazione

Michele Cavalca – basso

Andrea Gambini – batteria

Andrea Arcuri