“ The Crowded Room ” – Recensione in Anteprima. Disponibile su AppleTV+ dal 9 Giugno 2023

3 Giu, 2023

La serie limitata è interpretata e prodotta da Tom Holland e creata dallo sceneggiatore e produttore esecutivo premio Oscar® Akiva Goldsman (“A Beautiful Mind”). Interpretata dallo stesso Tom Holland, Amanda Seyfried ed Emmy Rossum, seguiremo le vicende di Danny Sullivan (Tom Holland), un uomo che viene arrestato in seguito al suo coinvolgimento in una sparatoria a New York nel 1979. In un thriller avvincente, raccontato attraverso una serie di interviste realizzate dalla curiosa Rya Goodwin (Amanda Seyfried), la storia della vita di Danny si dipana rivelando elementi del misterioso passato che lo ha plasmato e colpi di scena che lo porteranno a una rivelazione che cambierà la sua vita.

 

Nulla da dire su Tom Holland che riesce a trasmettere tutte le emozioni e la vulnerabilità che prova il suo personaggio. Così facendo l’attore dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, di essere bravo anche in ruoli drammatici e non solo nei film d’azione di supereroi come lo consce il grande pubblico.

 

Sfortunatamente i problemi arrivano dalla scrittura dello show e dispiace molto conoscendo il lavoro di Akiva Goldsman. C’è un vizio di forma che inizia dalle prime scene e si porta vanti per tutte le puntate legato al fatto che le informazioni che vengono fornite allo spettatore sono spesso le stesse che vanno a ripetersi con poche variazioni e aggiunte. I colpi di scena che vengono fuori pian piano risultano poco sviluppati e resi in maniera non sempre soddisfacente rendendo così la visione della storia a volte noiosa.

 

Nonostante questi difetti che vanno a diminuire l’interesse, “The Crowded Room” porta avanti la sua storia e rimane interessante da vedere per un paio di motivi. I suoi attori protagonisti regalano al pubblico ottime interpretazioni, la storia vera da cui è ispirata ha creato molto scalpore. A volte è un bene scoprire e conoscere certe storie soprattutto se raccontate in maniera differente e non troppo didascalica tipica da documentario.

 

 

Andrea Arcuri