Le solite sospette di John Niven. Recensione

1 Giu, 2023

Oldies but goldies.

Per quanto il libro non faccia parte delle ultime uscite, merita comunque attenzione per vari motivi.

Prima di tutto vorrei che venisse focalizzato il soggetto del romanzo, cioè un gruppo di signore #agées che, per cause di forza maggiore, sono costrette a trasformare la loro vita piatta in qualcosa di inenarrabile, sfruttando quell’occasione che di sicuro arriva una sola volta.

Dev’esserci per forza verosimiglianza, aderenza alla realtà et similia? Quanto basta.

E’ bravo Niven nel creare subito empatia con questo gruppo di donne che si muove in ambiti assolutamente opposti rispetto a quelli a cui normalmente sono abituate.

Ma tutto questo non pregiudica in alcun modo il famoso “patto con il lettore”, anche se qualche deroga e concessione non mancano, ma sempre tutto regolato da una norma precisa.

Se per rappresentare queste #personagge si parte da qualche stereotipo, ci si accorge nel prosieguo della lettura che gli approdi a cui arrivano queste figure sono di sicuro interesse. Quindi l’autore non si risparmia nel delineare in ogni sua parte psicologie femminili diverse tra loro, accomunate solo da un fattore anagrafico.

L’ulteriore plauso allo scrittore va al fatto che con la composizione de “Le solite sospette” ha provato a cimentarsi in qualcosa di nuovo, là dove la sua produzione è già un paradigma di trame che tra di loro hanno poco in condivisione.

Un fattore che invece risulta assolutamente riscontrabile è il carattere ironico che a volte diventa comicità, a volte diventa invece umorismo cioè risvolto della trama che all’inizio fa ridere ma che nel medio termine porta ad elaborare riflessioni amare. In questo caso è possibile ravvisare qualche elemento convenzionale che però, inserito in un impianto di questo tipo, risulta finalizzato a dare sensazioni multiformi.

Sottolineo che leggere Niven non è mai scontato, perché offre sempre spunti e ti accompagna seguendo percorsi sempre nuovi e mai banali.

 

Enrico Redaelli per GlobalStorytelling