Hideki Nishimura è un ragazzo patito di videogiochi ma che è rimasto traumatizzato da una tragica esperienza di una storia online andata male e non crede più nell’amore. Si trova spesso a giocare ad un MMORPG insieme ad un gruppo affiatato di compagni tra cui Ako con la quale è “sposato” nel videogioco. Un giorno decidono di fare un raduno per incontrarsi di persona e Hideki scopre che tutte le altre persone del gruppo sono ragazze. Ako in particolare è davvero carina ma sembra non distinguere la realtà dal videogioco. Riuscirà Hideki a far capire alla sua moglie virtuale, che pensa di essere sposata veramente, che la realtà e il videogioco sono due cose diverse?
La serie risulta molto scorrevole e interessante da guardare grazie alla sua leggerezza e un tono tutto sommato dedito alla simpatia dei personaggi e momenti goliardici in cui si sorride di situazioni comiche. Solo nel finale il tutto si fa leggermente più serio visto che inizia una sfida all’interno del gioco che coinvolge molti più personaggi e la posta in gioco è più alta. Divertente la storia d’amore tra Ako e Hideki che rimane sempre sul filo del romanticismo anche se ad un certo punto viene suggerito un certo tipo di problemi della ragazza più seri ma senza addentrarsi molto nel discorso. Non mancano inquadrature e momenti più piccanti come tutta la puntata dedicata ad una vacanza in spiaggia o alcuni costumi che coprono poco ma anche qui il tutto rimane all’interno di certi limiti senza superarli mai.
Il tema principale è l’amore nato online e la serie porta avanti tale discorso in modo divertente e divertito, sfiorando tutte le difficoltà che possono insinuarsi nel rinchiudersi troppo in un mondo virtuale e che rimane sempre una commedia carina con una trama particolare più o meno realistica. Certo forse la parte poco reale è il fatto che tra un gruppo di persone fissate con i videogames troviamo moltissime donne avvenenti e un solo uomo. Inoltre si poteva addentrarsi in maniera più approfondita e seria a tale argomento che nasconde molte insidie ma trova poco riscontro. Non ha vere e proprie pecche ma allo stesso tempo la scelta di essere semplice nell’affrontare alcune tematiche risulta essere il suo più grande limite.
Ultima analisi per il comparto grafico che risulta molto buono anche se non eccezionale. I disegni sono curati e c’è un ottimo uso dei colori sempre saturi con prevalenza dei toni più caldi. A livello di regia si notano alcuni momenti in cui si insiste sulle forme generose delle ragazze ma sono solo fugaci momenti che non trovano un seguito a livello di battute piccanti e tutto rimane in sospeso.
Su Crunchyroll è presente con sottotitoli in Italiano.
Andrea Arcuri