Qingzhou, Cina. Secondo i libri di storia, al tempo dei Tre Regni questa terra fu teatro di feroci battaglie. Sun Chen è un giovane in cui la storia non suscita alcun interesse. Risvegliatosi da un sogno confuso, iniziano ad accadergli cose sempre più strane. Entrato in possesso di una misteriosa carta, Sun Chen si trova di fronte Wei Yan, possente generale delle Cronache dei Tre Regni, che è intenzionato a ucciderlo. Ma prima che la lama di Wei Yan colpisca il bersaglio, appare dal nulla una bellissima e misteriosa ragazza.
Parliamo subito della trama che per molti aspetti ricorda opere ed espedienti già sviluppati in precedenza come il fatto che gli spiriti quando non combattono torna nelle proprie carte di proprietà dei master e tanti altri aspetti. Tutto sommato certi snodi narrativi seppur ridondanti piacciono al pubblico quindi alla fine non è questo il suo problema principale.
Quello che caratterizza quest’opera è la resa grafica che spesso risulta volutamente sgranata, con immagini “graffiate” , ombre di nero molto particolare e schizzi di macchine rosse o nere direttamente sullo schermo. Risulta uno stile certamente particolare che potrebbe disturbare ma anche conquistare proprio per il suo sapersi distinguere. Altro aspetto che andrà sicuramente a decretare il suo piacere nel guardarlo (oppure no) è la lunghezza e numero degli episodi. Parliamo di 12 puntate della durata di 13 minuti l’una circa, sigla e titoli di coda compresi. Questo porta a rendere la storia molto veloce e si potrebbe dire anche troppo visto che i personaggi hanno uno sviluppo lungo la storia davvero misero.
“Soul Buster” rimane una serie che decide di procedere sul sicuro a livello di trama ma è interessante soprattutto per la sua voglia di osare a livello tecnico. Si prende tanti rischi pur con la consapevolezza che questo potrebbe non piacere e non convincere molto il pubblico.
Su Crunchyroll è presente con sottotitoli in Italiano.
Andrea Arcuri
