Anne Elliot (Dakota Johnson) è una giovane anticonformista dalla sensibilità moderna che vive con l’altezzosa famiglia sull’orlo del crollo finanziario. Quando nella sua vita ritorna Frederick Wentworth, l’affascinante giovane da lei allontanato anni prima, Anne deve scegliere tra gettarsi il passato alle spalle o ascoltare il suo cuore e aprirsi a una seconda possibilità.
Il materiale di partenza cioè il romanzo di Jane Austen ha già avuto una trasposizione nel 1995 che però non aveva conquistato molti favori. In questo caso si cerca di svecchiare la trama e tutto quello che la storia vuole significare oltre all’aggiunta di una narrazione che spesso rompe la quarta parete. Spesso infatti la protagonista si rivolge direttamente al pubblico tramite ammiccamenti, domande dirette e pensieri ironici e sfacciati. In questo l’attrice Dakota Johnson è davvero adorabile e molto divertente continuando il suo percorso che la vuole staccarsi da un personaggio, quello di Anastasia Steele, che l’ha portata al successo.
Viene portato avanti tramite la sua pungente ironia sia l’aspetto più umoristico sia quello più romantico della storia. Al di là di certi espedienti narrativi e di toni fantasiosi però sembra che il film non riesca (o non voglia) andare al di là dell’apparenza e del solo desiderio di intrattenere. Il prodotto finale è certamente molto divertente, contemporaneo e si sforza di trasmettere al meglio tutte le sensazioni che Jane Austen ha sempre voluto trasmettere in questo e in generale in tutti i suoi romanzi.
Andrea Arcuri