“Thor : Love and Thunder” – Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 6 Luglio 2022

5 Lug, 2022

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio alla ricerca di se stesso. Ma il suo riposo è interrotto da Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Re Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico Mjolnir. Insieme intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta del Macellatore di Dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Il percorso narrativo e soprattutto filmico di Thor ha subito un processo molto particolare dettato anche da incontri e personalità che pian piano si sono delineate. Se il Dio del Tuono poteva all’inizio sembrare il più epico e votato alla solennità tra i personaggi MARVEL, si è visto come in effetti non sia mai riuscito a sfruttare del tutto questa sua serietà d’intenti. Dopo un primo capitolo diretto da Kenneth Branagh, solitamente avvezzo alla teatralità ma che non è riuscito a trasmettere totalmente questo aspetto al film. Si è passati ad un secondo episodio che continuando sull’aspetto epico e action ha però fallito su molti punti deludendo le aspettative. Da qui ecco l’incontro con Taiki Waititi come regista fuori dagli schemi e la consapevolezza per l’attore Chris Hemsworth di avere naturali capacità comiche. Il terzo capitolo è decisamente differente dai precedenti e punta moltissimo sulla goliardia e l’umorismo andando cosi a prendere una strada stilistica tutta nuova. Tale scelta ha raggiunto ottimi traguardi e sebbene una parte del pubblico non abbia apprezzato, gli incassi sono raddoppiati ed è aumentato il consenso della critica.

In tal senso “Love and Thunder” diretto ancora una volta da Waititi continua questo percorso. Il regista ci riporta tra i personaggi di Asgard con tanto di gag e leggerezza con l’aggiunta, forse di più rispetto al precedente, di aspetti drammatici e una morale di fondo perfettamente incarnata dal personaggio interpretato da Christian Bale. L’analisi introspettiva di Thor è sempre volutamente sopra le righe, l’incontro con Jane Foster divertente e romantico. Particolarmente riusciti il susseguirsi di momenti dissacranti pieni di spunti originali come i racconti di Korg e tutta la sequenza ambientata nella cittadella degli dei con Russell Crowe che ci regala uno Zeus ironico e ci fa ricordare che bravissimo attore sia ancora. A questo si aggiunge un comparto musicale pieno delle hit dei Guns N.Roses e l’aggiunta di piccoli e grandi camei inaspettati.

Poi c’è l’aspetto più serioso incarnato dal ritorno di Natalie Portman che porta nel film sia una forte componente romantica ma soprattutto spinge sull’effetto drammatico ed emotivo riguardo quello che gli sta succedendo. Altro valore aggiunto che amplia la parte più seria ma soprattutto amplifica l’aspetto emotivo è il villain di turno, Gorr “il Macellatore di Dei” viene reso sullo schermo da un mastodontico Christian Bale. Il suo personaggio è quello più affascinante in cui possono essere visti e compresi molteplici aspetti della sua anima e delle sue motivazioni. Quello che muove il suo odio verso gli dei è capibile e comprensibile e per quanto la sua reazione viene esasperata e da intendere come perfetta integrazione in un mondo colorato tenendo sempre presente che il film non vuole cavalcare l’onda del dramma e serietà a tutti i costi.

Ecco quindi che la parte più leggera e divertente riesce a unirsi a dovere con tutto il resto. In tal senso e in virtù di questa sua doppia anima lo stile del regista risulta più funzionale alla storia e agli intenti perché alla fine ha un obiettivo legato alla morale non solo fine a se stesso o troppo calcato come successo nel film precedente.  
Alla fine ne trova miglioramento tutto il film e ci si commuove sia tramite il personaggio di Gorr e di passaggio, per intenti e comprensione, a quello di Thor che ci rivela avere un percorso molto maturo.  

Andrea Arcuri