“Pleasure” – Recensione in Anteprima. Disponibile su MUBI dal 17 giugno 2022.

11 Giu, 2022

La regista Ninja Thyberg ritorna sul suo omonimo cortometraggio vincitore a Cannes ampliando la storia nel descrivere con sguardo lucido l’industria del cinema per adulti attraverso gli occhi di un’ambiziosa giovane donna che cerca fama a Los Angeles. 
La protagonista, interpretata dalla coraggiosa e straordinaria Sofia Kappel arriva a Los Angeles dalla Svezia con il sogno di diventare la prossima superstar del porno. Si vede tutta l’ambizione di voler esser famosa ma la sua sfrenata ambizione la porta in ambienti sempre più pericolosi e addentrandoci sempre di più nel “dietro le quinte” di un mondo tanto bello esteticamente quanto crudo e feroce al suo interno. 

La regista mette davvero tutto sullo schermo in maniera estrema e senza censure, sono rare le volte in cui la telecamera evita le immagini più forti ma è solo un modo per concentrarsi su quello che più interessa a Ninja Thyberg cioè la storia e le sensazioni della nostra protagonista. Parlando di Sofia Kappel si nota come volutamente lei vada a mette in scena un personaggio spesso freddo e quasi asettico di sentimenti, è una scelta chiara e precisa nel permettere allo spettatore di guardarsi allo specchio e immedesimarsi meglio con Sofia. 

Il viaggio che interpreta Sofia è pieno di insidie, momenti soddisfacenti e altri disturbanti ma sempre sincero e reale mettendo in mostra l’industria del porno con tutti i suoi pregi e difetti. I differenti piaceri e stili possono essere eccitanti per il pubblico ma andando a scrutare come vengono realizzati sia a livello tecnico nella preparazione delle scene, nei vari cut e riprese ma anche a livello psicologico riguardo quello che attori e attrici devono sopportare possono lasciare di stucco e scioccare. 

Alla fine “Pleasure” è un racconto di crescita e formazione con l’aggiunta di molte scene spinte e contestualizzate nel mondo del porno. La nostra protagonista va cosi incontro a tutte quelle fasi con ognuno di noi che ha un sogno di affermazione di successo e va a scontrarsi con la consapevolezza, anche in maniera forte, che non tutto è bello e facile da affrontare. La curiosità nel vedere come tale mondo si realizza è il valore aggiunto ma non si deve fare l’errore di liquidare la pellicola come un esercizio di stile voyeuristico. 
Ninja Thyberg sempre in maniera esplica riesce a non sfociare mai nella polemica o critica diretta e fine a se stessa. Non giudica mai la ragazza nelle sue scelte di volersi affermare a tutti i costi perché non il suo sguardo da regista è sempre mirato evitando l’autocommiserazione o il compiacimento stilistico.  

Il mondo del porno non viene glorificato o condannato mettendo in scena le varie situazioni e lasciando al pubblico, attraverso gli occhi vitrei della ragazza, di immedesimarci e non possiamo far altro che lasciarci trasportare totalmente.


Andrea Arcuri