DEEP SUN “Dreamland – Behind The Shades” – Recensione in Anteprima. Disponibile dal’10 Giugno 2022

5 Giu, 2022

DEEP SUN “Dreamland – Behind The Shades” – Recensione in Anteprima. Disponibile dal’10 Giugno 2022

La Band proveniente dalla Svizzera è stata fondata nel 2006 e dedita ad un Symphonic Metal melodico di ispirazione tipicamente nordica. L’album nel corso della sua realizzazione ha subito molte modifiche tra cui la line-up, la composizione, il suono e il logo. Le 11 canzoni che lo compongono voglio raccontare una storia, un vero viaggio dietro le ombre di un sogno in cui sono presenti incubi, speranze, sogni e obiettivi da raggiungere. La lavorazione con il produttore Frank Pitters ha donato al sound del gruppo una maggior consapevolezza dei propri mezzi creando cosi canzoni più dirette e pulite che fanno risaltare la voce e gli elementi orchestrali.

 
Prologue” è solo musicale che vuole introdurre gli ascoltatori nelle atmosfere tipiche del gruppo. Una traccia in crescendo semplice nella sua esecuzione ma che funge da apripista a quello che ne seguirà nel migliore dei modi. “Behind the Shades” con la sua durata di oltre sette minuti ha la possibilità e capacità di essere più canzoni contemporaneamente. Divisa in quattro parti, si può sentire il ritorno attraverso l’inversione delle piste melodiche nell’ultimo quarto della canzone. Attraversa praticamente tutte le sfaccettature di cui una canzone sinfonica metal ha bisogno portando avanti componenti liriche, epiche, power ballad con ritmi sia veloci sia più lenti. Si continua con “Dreammaster” scelta come singolo promozionale uscita ad inizio Aprile. E’ una canzone che racconta di come il maestro di tutti i sogni invia i suoi assistenti a succhiare i sogni dal sonno e piantare incubi eterni. La sua esecuzione mette in risalto la vocalità sinfonica e melodica di Debora Lavagnolo e il virtuosismo sonoro di stampo epico/lirico di Thomas Hiebaum. “Living the Dream” è un altro singolo e ha precise e chiare influenze rock. Il suo ritmo e significato dicono di “svegliarti dal letargo e dalla routine quotidiana della vita, e finalmente fare quello che hai sempre voluto fare”. Una caratteristica ben precisa è il fatto di possedere una melodia che non riesci più a toglierti dalla testa. Ad un certo punto c’è un assolo di chitarra di Stephan Riner che dona alla canzone uno slancio perfetto per la seconda parte che conquista e invoglia a cantare tutti insieme.

Killer in a Dream” inizia in maniera dirompente e incalzante. Un sound con tempi di esecuzione che passano da 4/4 a 6/8 battiti. La parte strumentale è molto impegnativa nella sua esecuzione e Debora Lavagnolo si destreggia bene soprattutto nella parte centrale cantando in maniera grintosa e lirica che creano un insieme di altissimo profilo e di perfetta esecuzione. La seguente “In Silence” è molto differente dalle precedenti perché è dichiaratamente una ballata soave e dal tocco etereo. Assolutamente non banale e mai noiosa, la voce di Debora Lavagnolo viene accompagnata alla perfezione dalle tastiere di Thomas Hiebaum e dal resto del gruppo. Si ha la sensazione di lasciarsi completamente andare ad una esperienza di meditazione musicale e sinfonica. Con “Secret Garden” si torna ai toni più epici e veloci che inizia subito ad alto ritmo per poi proseguire in modo sontuoso e carico emotivamente con una forte aurea mistica. Un’altra canzone piena di cambiamenti di tempo perchè dopo l’inizio comincia una parte più ritmica e travolgente per poi avviarsi alla conclusione con un intermezzo di pura musica. 

Neanche il tempo di prendere respiro che subito inizia “Mitternachtstanz” cantata in lingua tedesca che possiede un ritmo indiavolato e quando inizia non accenna a rallentare neanche un attimo. La sua struttura è melodica con un’anima folky, medievale e con un coro che chiede letteralmente alle persone di danzare selvaggiamente unendo le braccia. Il gruppo sorprende ancora una volta con qualcosa di nuovo e differente da quello che si è ascoltato fino a questo momento. “Hands in Anger” è probabilmente la canzone più energica e intensa del gruppo in questo album e che forse abbiano mai pubblicato. La parte cantata è un dualismo tra i ringhi sfacciati di Tobias Brutschi e la voce rock di Debora Lavagnolo ma il tutto sempre a velocità altissima veicolati dai tempi di batteria e basso. Una canzone che dà libero sfogo agli istinti più metal di ognuno di noi perché diretta e dirompente in tutte le sue componenti. “Rogue (Dreaming Leprechaun Pt II)” è una continuazione della loro canzone “Dreaming Leprechaun”. Questa nuova versione è di stampo più melodico con un ampio assolo di chitarra di Stephen riner molto sinfonico e orecchiabile. Sicuramente un ballata coinvolgente che trasporterà chi l’ascolta e si farà cos’ rapire…dal Leprecauno. Siamo alla conclusione con “Euphoria” il testo parla di quando un musicista sale sul palco e sente l’energia del pubblico, ne viene assorbito e sente come se stesse galleggiando sul palco. La particolarità di questa canzone è il fatto che non è presente una seconda parte vocale ma viene usato un ampio assolo di chitarra seguito da uno di tastiere. Una decisione coraggiosa e rischiosa ma che rende la conclusione dell’album molto più brillante e briosa invece di puntare sull’effetto dirompente.

Tracklist :

1. Prologue
2. Behind The Shades
3. Dreammaster
4. Living The Dream
5. Killer In A Dream
6. In Silence
7. Secret Garden
8.  Mitternachtstanz
9.  Hands In Anger
10. Rogue ( Dreaming Leprechaun Pt. II)
11. Euphoria
 

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Andrea Arcuri