RAMMSTEIN ‘Zeit’- Recensione. Disponibile dal 28 Aprile 2022

30 Apr, 2022

RAMMSTEIN ‘Zeit’- Recensione. Disponibile dal 28 Aprile 2022

Nel corso di una carriera di quasi trent’anni, i Rammstein hanno venduto più di venti milioni di album in tutto il mondo e suonato innumerevoli tour spettacolari e innovativi. Quando il tour tutto esaurito negli stadi ha dovuto essere rimandato a causa della pandemia, i Rammstein hanno impiegato il loro tempo per lavorare al nuovo album.

Le voci si sono rincorse ma finalmente l’ottavo album del gruppo Berlinese è uscito. “Zeit” segue l’album senza titolo che ha portato la band direttamente in cima a quattordici classifiche internazionali nel 2019, dopo la più lunga pausa che sia mai intercorsa tra due album nella loro carriera fino ad oggi.

“Zeit” viene pubblicato come CD digipack standard con un libretto di 20 pagine, un CD digipack a sei pannelli in edizione speciale con un libretto di 56 pagine con sovraccoperta, e come doppio vinile 180g con un libretto di 20 pagine in grande formato, così come nei soliti formati digitali. 

Il primo brano proposto è “Armee Der Tristen” che ci introduce da subito nel sound tipico del gruppo. Un ritmo ipnotico ci accompagna per tutto il tempo in una ballata altisonante e potente nei suoi significati e perfetta nel suo arrangiamento. Un ottimo inizio per questo album che si preannuncia carico di emozioni e deciso nella sua composizione tanto armonica quanto graffiante. Si continua con “Zeit” , canzone scelta come secondo singolo promozionale. Ci mette un pò ad entrare nel vivo, si prende i suoi tempi per crescere ed esprimere tutta la carica emotiva del gruppo in una di quelle canzoni non particolarmente ritmiche ma più votate a suscitare sensazioni introspettive e sensazioni viscerali. La successiva “Schwarz” è una ballata soave e dalla cadenza armonica. Nonostante in alcuni momenti sembra essere più disordinata rispetto ad altre la canzone rimane sempre ben ritmata e grazie agli intermezzi della tastiera entra in testa per non lasciarci più. Molto differente “Giftig” che ha un tono veloce, brioso e quasi giocoso. Con questo brano ci si muove e si canta in maniera veloce e divertita. La parte sonora detta il ritmo mentre il cantato gli va dietro alla perfezione creano una magnifica sintonia dove non si riuscirà a star fermi.

Si continua con quella che è stata scelta come primo singolo estratto: “Zick Zack“. Qui viene fuori il gruppo con le sonorità tipiche che lo ha contraddistinto nei suoi tanti successi. Il videoclip che accompagna la canzone è tanto irriverente quanto spudoratamente realistico mentre la canzone in sé risulta tanto travolgente quanto perfetta in tutte le sue componenti. Con “Ok” si continua con ritmi più sostenuti e movimentati e non si riesce a rimanere indifferenti quando il coro grida all’unisono il ritornello. La musica martella senza sosta a cadenza ciclica fino ad un finale che prende il via con degli assoli indiavolati. Totalmente differente è la seguente “Meine Tranen” che inizia con una lunga strofa molto sofferente e sentita. Successivamente la musica si fa sentire più forte e la voce di Till Lindemann risulta ancora più profonda e dalla forte carica emotiva. Una canzone differente per molti versi ma che ben si incastra in quest’album.

Angst” è l’ultimo singolo promozionale uscito in ordine di tempo e possiede una viscerale carica di energia pura nel midollo e potente nella resa. Ancora una volta di scena vanno incubi e (nostre) ossessioni la cui forza dirompente presente in questo brano si accompagna e diventa quasi horror con il videoclip che l’accompagna per creare così in insieme audio/video da brividi. Con “Dicke Titten” si torna ad un contesto più divertente grazie al suo significato. La canzone glorifica le grandi tette come patrimonio dell’umanità ma soggette alla gravità. C’è un forte senso pop cosi da renderla la ballata particolarmente orecchiabile e armoniosa nella sua progressione. “Lugen” è una delicata suonata che inizia sussurrando per poi esplodere nella sua parte musicale e tornare a toni leggeri. Il suo significato è una lunga condanna contro le bugie raccontate sempre da tutti. Da notare una leggera stonatura della voce in alcuni frangenti con una musica volutamente stridente. Si crea così un parallelismo con le bugie che risultano fastidiose al suono mentre la canzone rimane perfetta e indimenticabile nell’esecuzione. Siamo alla conclusione con l’epica e maestosa “Adieu” che è piena di pause d’effetto e continui cambi di tonalità perfettamente calibrate e arrangiate. Travolgente e armonica nei suoi intermezzi e cambi di registro come se contenesse tantissime canzoni in poco più di quattro minuti. Un finale perfetto per un album altrettanto impeccabile. 

 
Tracklist :

1. ARMEE DER TRISTEN
2. ZEIT
3. SCHWARZ
4. GIFTIG
5. ZICK ZACK
6. OK
7. MEINE TRÄNEN
8. ANGST
9. DICKE TITTEN
10. LÜGEN
11. ADIEU

RAMMSTEIN sono :

 Till Lindemann (voce)
 Paul Landers (chitarra)
 Richard Z. Kruspe (chitarra)
 Flake (tastiera)
 Oliver Riedel (basso)
 Christoph Schneider (batteria)

Andrea Arcuri