“Metal Lords” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 8 Aprile 2022
Hunter e Kevin sono due amici che cercano di formare una band heavy metal ma hanno bisogno di un’altra persona. Emily, una violoncellista con alcuni problemi comportamentali potrebbe rappresentare la chiave per partecipare alla “Battle of the Bands”.
La storia del cinema non è così ricca di film sul metal. Gli amanti del genere ricordano pochi ma significativi film cult che raccontano di cosa significa ascoltare,vivere e respirare Heavy Metal. Sicuramente “School of rock” con Jack Black ma anche “Morte a 33 Giri”, “Deathgasm” e il classico cartone animato “Heavy Metal” del 1981. Arriva cosi come un veloce riff di chitarra o un urlo gore il film “Metal Lords” che racconta di questo genere in chiave adolescenziale una tipica storia di formazione nel delicato periodo delle scuole superiori, dei primi amori e soprattutto nel capire chi si vuole essere da grandi.
Il pubblico di riferimento è chiaro ed risulta essere la chiave vincente del film per raccontare il delicato passaggio sia fisico ma anche mentale verso letà adulta. Non mancano le lezioni di scuola, i bulli nei corridoi e le litigate con i genitori ma la costruzione dei tre protagonisti è molto attenta, realistica e il vero punto centrale della storia. Emily, Kevin e Hunter progrediscono lungo la pellicola in maniera brusca con litigate inevitabili ma funzionali e prese di coscienza ben maturate e costruite pian piano.
Tutto questo senza dimenticarci della musica che fa da sottofondo e soprattutto funge da veicolo per la trama senza rinunciare a piacere anche per i più grandi che sono cresciuti tra Iron Maiden, Slayer e Metallica, Sepultura, Pantera e Korn. Tutti perfettamente omaggiati con le canzoni che spesso raccontano i sentimenti dei protagonisti.
Ne viene fuori un affresco di cosa significa davvero vivere questo genere musicale (soprattutto se si prende il punto di vista di Hunter) unito a buoni sentimenti e quel modo di fare commedia allegro e spensierato.
Andrea Arcuri