“Wolf Like Me” – Recensione in Anteprima Episodi 1-4. Disponibile su Prime Video dal 1 Aprile 2022
Nei sobborghi di Adelaide, Australia meridionale, il vedovo Gary (Josh Gad) vive con sua figlia Emma (Ariel Donoghue) ed entrambi, soffrendo per la perdita della madre di Emma, faticano a stringere un legame. Una mattina la loro auto viene tamponata da una Jeep che non ha rispettato il semaforo rosso. Emma ha un attacco di panico sul ciglio della strada e viene consolata da Mary (Isla Fisher), la proprietaria della Jeep, che con sorpresa di Gary riesce a calmare Emma come lui non è mai riuscito. Pochi giorni dopo, Gary e Mary si vedono per un appuntamento e iniziano a conoscersi, ma Mary è riluttante a parlare di sé e quando si rende conto che sta per calare la sera, se ne va frettolosamente.
Ci sono serie tv film che arrivano nel palinsesto a volte troppo affollato di canali streaming o simili e lasciano il segno. “Wolf Like Me” mette in scena una storia dolce e romantica ma mai sdolcinata, mette sullo schermo misteri e trasformazioni ma senza puntare sugli effetti estetici e gli spaventi. La serie punta sui sentimenti di tre personaggi pieni di voglia di riscatto visto che la vita ha donato loro sofferenze e incertezze.
Prima che le cose prendano una svolta davvero soprannaturale si ha sempre come punto centrale i rapporti tra Gary e Mary che non sono mai banalizzati o classici nei loro risvolti narrativi. Nei primi quattro episodi tutto sommato non succede nulla di cosi eclatante se non un particolare voglia di conoscersi dei protagonisti in maniera affascinante, disarmante e strana. Non si può identificarlo come un vero horror ma allo stesso tempo non entra nei canoni delle commedie romantiche nonostante, e forse in maniera voluta , i due attori protagonisti sono conosciuti proprio per i loro ruoli comici in vari film.
È una storia d’amore? Una storia sulla redenzione? Sulla creazione di una famiglia amorevole dopo le tante tragedie vissute? È difficile sapere cosa sta succedendo e siamo sicuri che le ultime due puntate non andranno a rispondere a queste domande che sono più tematiche che davvero legate al racconto.
Andrea Arcuri
