Gli dèi non sono creature di certo semplici. Acheron, il principe degli Inferi è forse la più complessa di tutte. E Lenora, l’Obolo mortale del cui soffio vitale non sembra poter fare a meno, è una sorta di ossessione per lui. Lenora, però, è molto di più di una piccola umana: è a lei che il dio dei Morti ha affidato parte del suo potere. Ed è per lei che Acheron farebbe di tutto.
Se nel primo volume, Requiem d’Inverno, Krisha Skies ci presentava un mondo mortale dalle regole precise, strutturato alla perfezione, in questo secondo volume della dilogia è più di ogni cosa il regno dell’Ade che ci viene mostrato: i luoghi suggestivi, la bellezza delle illusioni create da Acheron solo per far piacere a Lenora, le creature oltremondane che lo provocano e lo spauracchio di guerra all’orizzonte per il dominio sul regno dei morti.
Il Dio della Vita, il Dio dei Morti, la Morte stessa, demoni e giudici dell’oltretomba, in un quadro perfetto e armonioso, che non si limita né nella sua strabiliante bellezza né nella sua crudele malvagità. Eppure, è qui che Lenora inizia a sentirsi a casa, molto più di quanto non si sia mai sentita in vita sua: lontana dalla madre, dall’amato fratello Julian, dal marito violento e dalle regole della Sororitas, Lenora imparerà a conoscersi e a conoscere Acheron.
Legarsi a lui sarà naturale, scoprire a poco a poco un sentimento fiorente, dal profumo di narciso e dalla consistenza di leggeri falene, che sa di proibito e oscuro, ma da cui è ammaliata ormai.
Ma di Acheron può fidarsi?
Quanti segreti le nasconde il principe degli Inferi?
Sta a voi lettori scoprirlo, immergendovi nella lettura di questo volume conclusivo della dilogia.
TRAMA
Il mondo dell’oltretomba non è semplicemente la dimora dei defunti, ma terra di creature infide, di anime destinate a perdersi o a salvarsi, di demoni e dèi. Qui, dove persino nei paradisiaci Campi Fioriti si annidano insidie, Lenora è costretta a cominciare la sua nuova vita al fianco del principe Acheron, rinunciando alla propria esistenza mortale. Tanti sono però i segreti che il Sommo Giudice cela, così come gli innumerevoli peccati commessi in nome della vendetta e del desiderio di redenzione. Eppure, i gesti inaspettatamente teneri e le premure che le rivolge fanno vacillare Lenora nel proposito di non cedere al serrato, quanto inspiegabile, corteggiamento del Principe degli Inferi. Quando il loro legame muta in qualcosa di profondo e passionale, però, scioccanti rivelazioni sconvolgono vita e cuore di Lenora, che diventa consapevole di essere lo strumento per la fine di Acheron o per la sua salvezza. Nel mondo dei vivi, intanto, l’inverno ha ormai ceduto il passo alla primavera e le note del Requiem suonate nella cattedrale di Kraven potrebbero nascondere le chiavi del destino dell’Ade.