“Space Force” Stagione 2 – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 18 Febbraio 2022

17 Feb, 2022

“Space Force” Stagione 2 – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 18 Febbraio 2022    

La seconda stagione registra un calo nel numero degli episodi che passano da 10 a 7 e la trama è quasi totalmente incentrata sul fatto che alla Casa Bianca vi è un nuovo Presidente  e la Space Force potrebbe chiudere i battenti. Così il generale Naird (Steve Carell) e il suo team devono dimostrare di essere un elemento valido e utile dell’esercito americano. Al tempo stesso ognuno di loro si ritroverà a fare i conti con questioni personali e nuove offerte di lavoro. 

Ancora una volta l’umorismo è il punto centrale su cui basare trama e vari accadimenti. Le risate e lo stile impostato colpisce ancora nel segno e l’intero cast torna al massimo della loro capacità con la giusta attenzione ai vari personaggi e una chimica tra loro davvero entusiasmante. Sicuramente il numero minore di episodi e la corta durata degli stessi è un fattore che aiuta tantissimo la capacità di farsi seguire e di colpire nel segno senza stancare. 

La serie decide di mettere da parte quello che voleva fare con la prima stagione cioè una parodia della presidenza di Donald trump con continue prese in giro di cosa rappresenta la creazione della “Space Force. Nella seconda tutto cambia e lasciando da parte i discorsi sulle decisioni dei capi, al centro viene messo il rapporto tra i vari personaggi e non tanto quello che vi succede intorno. Il loro rapporto rende credibile la storia e, a sua volta, consente al pubblico di essere completamente coinvolto in ciò che stanno attraversando.  Il cast pieno di attori divertenti, alcuni dei veri comici viene sfruttato al meglio dalla brillante sceneggiatura. 

La seconda stagione si chiude con un cliffhanger davvero inaspettato e ben calibrato. Speriamo solo che la prossima stagione arrivi presto e che il numero di episodi torni ad essere di 10 o anche di più perché “Space Force” ha ancora tanto da dire e raccontare.

Andrea Arcuri