The Journalist” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 13 Gennaio 2022
Il film da cui è tratta la serie ha vinto premi in tre categorie principali ai 43° Japan Academy Awards, tra cui il miglior film dell’anno. La storia ruota attorno a Ryoko Yonekura (Doctor X, Legal V) che interpreta la protagonista Anna Matsuda, una reporter del Toto Newspaper conosciuta come “l’anticonformista dei media“ che si sforza di esporre i problemi della moderna società giapponese. Mentre la maggior parte dei giornalisti è pronta a giocare bene con i funzionari del governo per paura di perdere l’accesso speciale a fonti di notizie di livello superiore, Anna Matsuda non lavora in modo differente prendendo sul serio il suo dovere e non piegandosi a nessuno.
Quello che differenzia la serie da altri prodotti che arrivano dall’Oriente è il fatto che quel senso melodrammatico a volte troppo esasperato viene tenuto a bada e circoscritto. Questo aspetto non è assolutamente da sottovalutare perché permette al pubblico di trovare maggior empatia nei confronti di quello che viene raccontato perché reso più fluido e meno incentrato su una narrazione che guarda e si adatta ad altri mercati e differenti tipologie di pubblico.
Detto questo la serie mette in scena una storia fatta di corruzione e di grandi poteri che si muovono nell’ombra per storcere le notizie soprattutto con i suoi tanti volti di ministri e passacarte porta avanti l’idea che i grandi poteri debbano proteggersi per mantenere lo status, la sicurezza e il potere sulla finanza. Sempre presente quel senso dell’onore tipico delle storie orientali riesce a portare avanti una storia appassionata sebbene priva di azione vera e propria ma più ancorata a grandi discorsi in stanze enormi, piccoli incontri tra i potenti che muovono le pedine in una scacchiera fatta di uomini e parole. Si nota anche una totale mancanza di leggerezza quindi non vi aspettate battute o personaggi sopra le righe perché “The Journalist” non ne ha. Questa scelta potrebbe da una parte tenere a distanza un certo tipo di pubblico ma dall’altro dimostra una profonda serietà di intenti.
L’aspetto aggiuntivo che questa serie porta con sé oltre al suo valore intrinseco è il fatto che sempre di più ci si apre ad un mercato che può offrire tipologie di storie dai temi più disparati che possono piacere ad un pubblico variegato. Tutto questo viene concesso grazie alla politica di Netflix.
Andrea Arcuri