“Macbeth” – Recensione in Anteprima. Disponibile su AppleTV dal 14 Gennaio 2022

9 Gen, 2022

“Macbeth” – Recensione in Anteprima. Disponibile su AppleTV dal 14 Gennaio 2022

Questa tragedia shakespeariana vede protagonista il lord scozzese (Denzel Washington) convinto da un gruppo di streghe che diverrà il prossimo re del regno. La brama di potere e l’ambizione soprattutto della moglie (Frances McDormand), desiderosa di diventare regina di Scozia, lo porteranno a compiere crimini violenti pur di vedere avverata la profezia.

Joel Coen è alla sua prima prova solista senza il fratello Ethan e decide di realizzare questa storia senza modernizzarla o modificarla per niente ma puntando tutto su pochi ma precisi aspetti.

La forma e il design visivo è basato sulla sottrazione estetica in maniera totalmente differente dai precedenti film dei Coen che invece erano pieni di dettagli e aggiunte di ogni tipo. Il film viene messo in scena volutamente in ormato 4:3 e tutto girato in un bianco e nero digitale nitidissimo mentre la scenografia è estremamente lineare fatta di angoli retti e assenza di decorazioni. Joel Coen sa perfettamente che “la forma” e la coerenza è la cosa più importante sia che si tratti di un film sovrabbondante di dettagli e dal tono farserco, come la maggiorparte dei lavori realizzati col fratello Ethan, sia nei confronti di una storia dal respiro teatrale che necessito di maggior ordine. 

Oltre a tutto questo c’è la recitazione. Denzel Washington, Frances McDormand e tutto il resto degli attori scelti hanno un’impostazione teatrale, altisonante e profondamente sentita e non si può che rimanere rapiti da tali prove attoriali.
 
Il regista per completare l’opera in maniera coerente e precisa, oltre ad una messa in scena perfetta e delle interpretazioni imponenti, il regista decide di condensare lo spettacolo in 105 minuti eliminando tutto quello che può dirsi superfluo e concentrandosi sulla trama principale e sui personaggi più importanti.

Per una volta le radici profondamente teatrali di una opera cosi importante si completa e unisce perfettamente ad una messa in scena che riesce ad acquistare un valore nuovo e aggiuntivo in campo cinematografico. 

Andrea Arcuri