“Cacciatori di Fantasmi” Stagione 13 – Recensione Episodio 1. Disponibile su Discovery+
Torna la troupe di “Ghost Adventures” composta da Zak Bagans, Nick Groff e Aaron Goodwin e sono pronti ad indagare sui luoghi più spaventosi, famosi e infestati del mondo. Il trio intervista a testimoni oculari in ogni luogo per poi provare ad affrontare le forze oscure che si nascono e sussurrano nei sotterranei, teatri secolari, ville spettrali e luoghi del sanguinoso passato americano.
Nella prima puntata di questa nuova stagione la squadra si trova a Guthrie, in Oklahoma, allo Stone Lion Inn. Secondo molte persone, il proprietario della struttura compiva riti satanici nel cimitero della cittadina inoltre l’episodio racconta la vera storia del cadavere di un ladro di treni che è diventato un’attrazione turistica mummificata per decenni.
Dopo una prima parte densa di dettagli riguardo contatti con spiriti e un sogno con un secchio d’acqua, la troupe entrerà nel vivo con manifestazioni e veri contatti con gli spiriti. L’attività paranormale cresce mentre il trio cerca di comunicare proprio sopra la tomba del ladro e alcuni oggetti che si spostano da soli. Inoltre in questo episodio sembrano esserci delle prove piuttosto incredibili riguardo la presunta attività di un poltergeist.
Il caposquadra Zak Bagans è bravo a creare enfasi cosi da far provare al pubblico l’atmosfera sinistra dei luoghi visitati mentre i macchinari che i suoi collaboratori usano sembrano molto professionali. A tutto questo si aggiunge il materiale audiovisivo montato che cattura l’attenzione e la curiosità del pubblico. Che si creda o no a quello che viene raccontato bisogna ammettere che il programma non solo è ben fatto ma produce l’effetto desiderato cioè mette paura con effetti, in alcuni momenti, degni del miglior film horror.
Le stagioni precedenti di “Cacciatori di Fantasmi” sono su DMAX (canale 52 del digitale terrestre) mentre la stagione 13 è in esclusiva su Discovery+.
Andrea Arcuri