“Cowboy Bebop” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 19 Novembre 2021

16 Nov, 2021

“Cowboy Bebop” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 19 Novembre 2021

La trama della serie Netflix animata e del live action di Cowboy Bebop racconta di Spike Spiegel, Jet Black, Faye Valentine, un improvvisato gruppo di cacciatori di taglie in fuga dal proprio passato, sulle tracce dei più pericolosi criminali del sistema solare.

Nel 2017 usciva la notizia che era in lavorazione un live action di “Cowboy Bebop”, uno degli anime tra i migliori di tutti i tempi nonostante si sia fermato ad appena 26 episodi. L’attesa dietro questo progetto targato Netflix era molto alta tanto che le prime critiche arrivavano da fan e critica senza neanche aver visto il prodotto ma solo basandosi sul cast. Le 10 puntate che compongono questa prima stagione sono ben realizzate sotto i vari punti di vista. 

Prima di tutto proprio il cast scelto partendo dal trio di protagonisti (John Cho, Mustafa Shakir e Daniella Pineda) hanno un’ottima chimica e soprattutto il loro stile è cartoonesco al punto giusto che perfettamente si completa con l’estetica scelta. La serie pur rimanendo abbastanza fedele al materiale di partenza ha una sua identità e riesce a intrattenere lo spettatore anche perché in poco tempo introduce un universo di personaggi ben caratterizzati, ha pochi tempi morti con poco spazio per riempitivi o episodi inutili. Il filone narrativo principale si dirama per tutta la sua durata e alcune sottotrame (ad esempio la ricerca del regalo perfetto per la figlia di Jet Black) riescono ad aprirsi e chiudersi con il giusto tempo e senza annoiare. 

A livello tecnico si rimane sbalorditi dalla precisione di alcuni dettagli legati alla sua controparte originale ma ancora di più riguardo la CGI che risulta davvero molto buona e senza lesinare sul budget. Dalla cura estetica delle astronavi, agli scenari fino ai panorami spaziali, la cura tecnica ne fa di “Cowboy Bepop” una serie d’alto profilo che si fa prendere sul serio, sempre rimanendo nel contesto sci-fi, con l’aggiunta di tematiche e risvolti drammatici al punto giusto.  

Anche nella sua versione live action “Cowboy Bebop” rimane un mix dei generi più disparati quali western, space fantasy, pulp fiction, cyberpunk, commedia, noir riuscendo a creare qualcosa di interessante proprio per la sua varietà di stili e spunti che vuole portare avanti. 

Certo non riesce in maniera precisa e perfettamente equilibrata in ogni sua parte e c’è ad esempio l’evidente intenzione di ampliare alcuni personaggi (non diremo quali) rispetto al manga dandogli cosi maggior spessore ma non riuscendo perfettamente in tale intenzione. Inoltre ci sono spesso virtuosismi registici che vogliono omaggiare il genere western e altri uguali all’anime ma potrebbero spiazzare un tipo di pubblico più solito ad una regia classica che difficilmente accetta (o magari non recepisce il collegamento) tali divagazioni stilistiche.  

Con buona pace dei puristi che potrebbero non apprezzare alcune differenze (e un finale decisamente differente) bisogna concedere a questa serie Netflix non tanto il beneficio del dubbio, quanto l’opportunità di essere un’opera a sé stante. Tenendo certo presente alcuni difetti di forma è evidente la voglia di realizzare un prodotto pieno di spunti interessanti sia sul lato narrativo sia su quello tecnico/estetico. Tanto basta per fare di “Cowboy Bepop” un prodotto interessante e da vedere assolutamente.  

Andrea Arcuri