Dan Brown – Il Simbolo Perduto – Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2. Su Sky e NOW dal 8 Novembre

6 Nov, 2021

Dan Brown – Il Simbolo Perduto – Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2. Su Sky e NOW dal 8 Novembre

La serie racconta le prime avventure di un giovane Robert Langdon, l’iconico professore di simbologia religiosa dell’Università di Harvard che qui ha il volto di Ashley Zukerman e che è stato già interpretato da Tom Hanks negli adattamenti cinematografici precedenti (“Il Codice Da Vinci”, “Angeli e Demoni”, “Inferno”).

Il professor Langdon si trova improvvisamente a dover affrontare enigmi mortali che solo lui può risolvere per salvare il suo mentore Peter Solomon. Ad aiutare Langdon nella corsa contro il tempo ci sarà la figlia di Solomon, Katherine e nel frattempo la CIA è sicura che questo rapimento nasconda cospirazioni più grandi.

Bisogna precisare che questo tipo di narrazione è legata molto alla costruzione di un enfasi in crescendo e dove risultano molto importanti le varie trovate e incastri legati agli enigmi da risolvere. A questo, per dovere di intratenimento, si deve sempre aggiungere una buona dose di action e di un senso di pericolo sempre presente. Indine non bisogna scordarsi dei personaggi che spesso hanno rapporti interpersonali complicati tra loro. Le prime puntate di questa serie forniscono al pubblico moltissime informazioni aprendo scenari ampi di generi differenti tra loro. Ci sono rapimenti, rapporti padre-figlio irrisolti, indizi che portano ad altri misteri, amori in sospeso e cosi via. Tutto questo riesce ad appassionare un pubblico variegato cosi che sia invogliato e tornare per averne di più.

Il rischio è che la storia vada a ripetersi in maniera troppo ciclica e i retroscena che pian piano vengono fuori vadano ad annoiare. Un pubblico a cui piacciono le scene d’azione sa cosa aspettarsi (e spesso sa quando arriveranno) e difficilmente sarà molto interessato ad altri contesti; allo stesso modo la parte legata ai misteri potrebbe essere solo un continuo saltare da indizio a indizio a volte in maniera che può sembrare casuale. 

Inoltre e nonostante tutti gli elementi tipici di un thriller di questo genere risultano presenti c’è anche il rischio che saltellare troppo di generi e contesti possa far perdere troppo le fila del discorso. Insomma a voler accontentare tutti, si rischia di non far felici nessuno perché risulta davvero difficile riuscire a soddisfare tutti quanti allo stesso modo. 

Tirando le somme e considerando tutti i rischi che si prende questa serie, c’è la voglia di darle fiducia e non possiamo fare altro che attendere le prossime punte per scoprire insieme a Langdon i tanti misteri che dovrà affrontare in perfetto stile di Dan Brown.

Andrea Arcuri