“The Harder They Fall” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 3 Novembre 2021

1 Nov, 2021

“The Harder They Fall” – Recensione in Anteprima. Disponibile su Netflix dal 3 Novembre 2021

Il film racconta di due fuorilegge rivali e delle loro rispettive bande che si scontreranno per la supremazia del territorio mentre uno dei leader cercherà vendetta sull’altro, colpevole di aver ucciso i suoi genitori. La particolarità, tra l’altro, è che tutti i personaggi sono basati su reali fuorilegge del Vecchio West.

Un western molto forte e che cerca di mettere in scena famosi cowboy afroamericani che hanno vissuto nel vecchio West. Il cast è di quelli di prim’ordine e volutamente composto quasi esclusivamente da star di colore mettendo in secondo piano o quasi inesistenti “i bianchi” . Lungo il suo percorso notiamo come voglia (e riesce) ad essere all’avanguardia a livello estetico grazie a movimenti di macchina da presa originali ma con un occhio al passato con uno stile leggermente retrò. Gli spunti a livello stilistico sono decisamente tanti pescando a piene mani da Quentin Tarantino e Sam Raimi; sebbene forse la durata risulta eccessiva con circa 2 ore e 20 minuti il divertimento è assicurato per chi ha voglia di tante sparatorie, assalti di ogni tipo e duelli all’ultimo sangue.  

 
Quello che forse manca è un pochino d’introspezione ai vari personaggi che spesso risultano macchiette che fanno a gara a chi è più forte oppure a chi abbassa prima lo sguardo in una gara di battute pungenti nei tipici toni da ghetto americano. Si rinuncia cosi alla carica emotiva a livello di conoscere meglio i vari personaggi e renderli più di spessore a favor di spettacolarità estetica. Tra le tante sparatorie e il voler dare ampio spazio a dialoghi da strada, si perde quello che l’opera porta come reale significato cioè l’oppressione di un popolo riportata ai tempi dei western. Questo avrebbe donato alla pellicola maggior spessore e un modo differente di fare analisi sociale in un periodo dove tutti vogliono dire la loro opinione ma a volte in maniera troppo simile e didascalica.   
 
Rimane un fatto molto preciso: che il film possa piacere o meno è davvero un peccato che questo in particolare non sia stato distribuito al cinema e verrà visto su schermi più o meno piccoli. E’ chiaro che il regista lo abbia pensato e girato con inquadrature molto ampie proprio ricalcando e omaggiando il genere western nel migliore dei modi. 
 
Andrea Arcuri