Intervista a Hostile – Il progetto musicale di un medico e un insegnante

1 Nov, 2021

Intervista a Hostile – Il progetto musicale di un medico e un insegnante

 

Vittorio Saginario, classe 72 e ferrarese di nascita, è un medico otorinolaringoiatra che esercita a Milano, mentre Giancarlo Belgiorno, cinquantenne leccese, è un professore di una scuola superiore del capoluogo lombardo. Attenzione, però. Cari appassionati di musica non fatevi ingannare. Dismessi i panni di dottore uno ed educatore l’altro, questi due seri professionisti sono i protagonisti di un interessante progetto musicale e che corrisponde al nome di: Hostile.

“Mi sono avvicinato alla musica grazie allo strumento della scrittura. Ho sempre scritto pseudo-poesie poi per puro caso mi sono trovato in sala prove con un gruppo di amici e mi hanno fatto cantare, ma a me di cantare non fregava niente; io volevo scrivere. Fortunatamente, qualcuno mi ha fatto notare che i miei componimenti erano testi di canzoni e da lì è partito il tutto”, ha raccontato Vittorio a GST.

Inizia così, la carriera musicale di Vittorio Saginario come cantante degli LTD, una band ferrarese con la quale registra due album, arriva alle finali di Sanremo Rock e a quelle del MEI (Meeting Etichette Indipendenti). Siamo negli anni 90 e il sound è quello rock di stampo grunge. “Poi mi sono trasferito a Milano ed ho conosciuto Giancarlo Belgiorno tramite Alessandra Contini de Il genio, più un terzo componente della prima fase degli Hostile, Fabio Cacciatori il batterista, che però per motivi personale è uscito presto dal gruppo, lasciandoci proseguire come duo”, ha precisato il dottore.

Se la parte testuale è un ruolo a cui Vittorio è dedito al cento per cento, entrambi gli artisti curano l’aspetto musicale: “Per quanto riguarda il sound, abbiamo influenze musicali un po’ diverse, ma riusciamo a miscelare il tutto con un nostro stile. Giancarlo è amante della psichedelia fine anni 60 inizio anni 70, suonava il basso nel progetto Studiodavoli e ha vinto Arezzo Wave nel 2002, mentre io sono cresciuto con il post rock e la new wave. Analizzando la musica italiana la fonte di ispirazione l’ho trovata nei Diaframma nei Litfiba, invece se guardo all’estero parto dai Joy Division fino ad arrivare agli Interpol e ai The Strokes”, ha spiegato Vittorio a GST.

Hostile, testi in italiano ma un nome inglese dalla doppia valenza: “Avevamo voglia di giocare con le parole e il fatto di poter avere un doppio significato (italiano e inglese) era per me superfigo. Hostile perché ci hanno detto che soprattutto per i primi pezzi e nei primi live abbiamo una natura cupa, new wave, quindi leggermente ostile all’ascolto, poi, interessante l’attribuzione nel nome, inteso come io ho stile”, ha detto Vittorio.

Dal principio i due diffondo i propri lavori soltanto su Facebook, ma a dicembre 2019 ecco il vero e proprio debutto con l’omonimo album molto apprezzato dalla stampa di settore. E ancora Vittorio: “Il primo album doveva essere suonato in maniera rock con il classico trio più l’aggiunta di un tastierista. Successivamente il batterista ha lasciato il gruppo e con Davide Ferrario, polistrumentista e appassionato artigiano del suono analogico abbiamo creato in studio il disco, con influenze elettro-pop, synth e New York anni 80, sebbene l’opera sia cantata interamente in italiano”.

Settembre 2021, invece, è la data di uscita di un singolo inedito “Natante”, che anticipa il prossimo EP in arrivo entro la fine dell’anno: “Questo lavoro dal punto di vista musicale rappresenta un cambiamento di accordi e sonorità ed è stato un fulmine a ciel sereno. Una notte in pieno lockdown stavo dormendo e sognando l’estate, il mare, le vacanze ed è nata la prima strofa del brano con musica e melodia. Io in mezzo al mare con parole e musica già fatte. Mi sono alzato e ho subito registrato il tutto”, ha descritto l’autore.

Dai sogni onirici di Vittorio Saginario e la sua Natante fino a completare un intero album di sei tracce dove dalle atmosfere cupe del precedente lavoro si passa a quelle più solari e allegre: “Assolutamente sì, c’era la voglia di uscire dal guscio, di ripartire dopo un periodo tremendo e sono nati dei pezzi più pop, dove Natante rappresenta la massima espressione. Addirittura nel prossimo album abbiamo inserito anche una canzone di Natale con tanto di campanellini”, ha sottolineato Vittorio.

Nonostante la nuova vena più frizzante e popolare, il video di Natante ripropone la natura più profonda di Vittorio e Giancarlo: “Abbiamo dato carta bianca al regista Roberto “Rup” Paolini e ci ha fornito più alternative. Noi abbiamo scelto la strada più artistica e meno facile, ossia una chiave di lettura in chiaroscuro dove il protagonista immerso nella vasca del suo bagno rivive il ricordo dell’estate finita e di un amore ormai svanito”, ha concluso Vittorio.

Ottimo lavoro doc e prof, buona fortuna e a presto

Davide Debernardi per Globalstorytelling