“The Pink Cloud” si prefigge il compito e lo scopo di assecondare e mettere in scena alcune delle più cupe, profonde e realistiche riflessioni sull’esistenza di una pandemia. Vuole costruisce un mondo in cui piano piano si esasperano le peggiori dinamiche tra due persone e le paure che ne possono scaturire.
A differenza di altri film che raccontano di convivenze forzate, quello che lo differenzia e gli dona un piglio singolare, risulta molto preciso e il regista ci si concentra davvero molto. L’attenzione particolare non è tanto legata alla condizione di isolamento ma nello specifico sugli effetti e costrizioni di vivere un amore forzato a lungo termine. Indipendentemente dall’origine di tale costrizione i due protagonisti sono amanti occasionali che pian piano diventano anime gemelle. Inevitabili le liti, le discussioni fino ad una vera e propria separazione in casa, poi le cose sembrano migliorare ma gli eventi ci portano in direzioni inaspettate che aprono a nuove riflessioni.
Andrea Arcuri