“Absolute Denial” – Recensione In Anteprima. Presentato Al Trieste Science+Fiction Festival 2021
In un futuro non troppo distante, un geniale e maniacale programmatore sacrifica tutta la sua vita privata e professionale per costruire un computer di una potenza mai vista.
Il film si presenta con un’animazione molto particolare e poco vista ma davvero affascinante. Il regista non cerca di stupire o intrattenere lo spettatore solo tramite l’aspetto estetico ma per tutta la durata del film trova espedienti narrativi interessanti cosi che la sua storia possa dirsi davvero interessante. L’aspetto maniacale del protagonista, piccoli dettagli sparsi lungo il percorso per arrivare ad un finale rivelatore sono solo alcuni aspetti che si incastrano perfettamente e mantengono alto l’interesse.
Braund sfrutta al meglio delle possibilità i toni monocromatici fatti di luci e ombre, bianchi e neri cosi che schermi di computer e porte aperte riescono ad illuminare le scene solo dove si deve porre l’attenzione. Pian piano dopo lo stupore iniziale le cose tra il computer e lo scienziato si fanno interessanti con alcuni dialoghi precisi e molto lucidi per poi sfociare in una piega sinistra e il disagio crescente diventano una sorta di incubo dove il pubblico si perde.
“Absolute Denial” è un lavoro geniale perchè con pochi mezzi e un budget ridotto riesce a dare ampio spazio e libertà assoluta alla verve creativa del regista. Ryan Braun sfrutta appieno tale opportunità regalando al pubblico qualcosa di davvero eccezionale
Andrea Arcuri