“So Cosa Hai Fatto” – Recensione Episodi 1 & 2.Disponibile su Prime Video dal 15 Ottobre 2021

14 Ott, 2021

“So Cosa Hai Fatto” – Recensione Episodi 1 & 2. Disponibile su Amazon Prime Video dal 15 Ottobre 2021

Un anno dopo il terribile incidente d’auto che ha sconvolto la serata del loro diploma, un gruppo di adolescenti si ritrova legato da un segreto oscuro e perseguitato da un brutale assassino. Mentre cercano di scoprire chi li insegue, i ragazzi rivelano il lato oscuro della loro città apparentemente perfetta. Tutti nascondono qualcosa e scoprire il segreto sbagliato potrebbe essere letale. 

Ventiquattro anni dopo, Amazon prova a riavviare la storia raccontata nel famoso film per una nuova generazione aggiungendo alcuni temi quali il sesso, l’uso di droga e le altre particolarità tipiche del 21° secolo. Come è solita prassi gli episodi iniziali introducono ai personaggi, mostrano il famoso incidente stradale e illustrano varie tematiche legate ai segreti non svelati, antipatie varie e come le molestie possono trasformarsi e degenerare in un omicidio. 

Nel film del 1997 molti aspetti non venivano sviluppati e si puntava maggiormente alla sua componente slasher e adolescenziale. Qui invece si tende a mostrare maggiormente come la comunità affronta i vari omicidi e viene aggiunta una componente non presente nel film: l’incidente potrebbe essere parte di una cospirazione che coinvolge tutti i componenti della cittadina.

I personaggi aumentano ma nonostante questo la serie risulta ancora incentrata sul gruppo di adolescenti. Lennon (Madison Iseman) sembra ricevere maggiore attenzione e tempo sullo schermo mentre il resto del cast al momento rimane un pò in disparte. Margot (Brianne Tju) è un’influencer ossessionata da se stessa, Riley (Ashley Moore) uno spacciatore rozzo di una famiglia povera, Dylan (Ezekial Goodman) un ragazzino pieno di sensi di colpa e Johnny (Sebastian Amoruso) il ragazzo gay. Certo i loro profili non sembrano cosi originali ma speriamo che lungo i prossimi episodi susciteranno maggior interesse con migliori caratterizzazioni. La complessità dei rapporti tra i vari ragazzi e in generale con il resto della città sembra essere il cuore della serie. Altra scelta che lo differenza sembra essere il fatto che “il cattivo” viene nascosto, almeno nei primi episodi, rinunciando cosi almeno per ora all’iconico pescatore con l’amo che perseguitava le potenziali vittime. 

Da una parte si spera che la serie abbia maggiori legami e omaggi al film che ha conquistato i giovani venti anni fà cosi da accontentare i fan ma dall’altra è un bene che la serie abbia spunti e obiettivi molto differenti e voglia spaziare verso nuove strade. In ogni caso vedremo come andrà avanti lungo il percorso nei prossimi episodi. 

Andrea Arcuri