LE AMICHE CHE VOLEVI Di Sarah Pekkanen e Green Hendricks. Recensione
RECENSIONE
Thriller psicologico femminile scritto a 4 mani da Sara Pekkanen e Green Hendricks, rispettivamente scrittrice e sua editor, “Le amiche che volevi” racconta di come l’esasperante bisogno di vivere una vita completamente diversa combinato a quello, morboso, di avere controllo su tutto e tutti, non porti a nulla di buono. Shay Miller ha 30 e una vita deludente sotto ogni punto di vista: amore, lavoro, amici. La ragazza prova un forte desiderio di rivoluzionare la sue esistenza ma, come spesso accade, è in grosse difficoltà nel farlo.
Le sorelle Cassandra e Jane Moore sono l’esatto opposto: bellissime, di successo e socialmente inserite ma con il desiderio patologico di controllare ogni aspetto della loro vite, amori e amici inclusi.
Un apparentemente inspiegabile suicidio di un’amica delle sorelle Moore le mette per caso in contatto con Shay e da lì inizia il gioco. Shay è il soggetto perfetto da manipolare e controllare, a cui far credere di aver finalmente trovato ciò che tanto agognava solo per raggiungere un preciso scopo. Quale? Il mondo, 100% femminile, abilmente costruito da Jane e Cassandra come sempre somiglia più ad una setta con gli immancabili squilibri e soluzioni estreme che non sempre si è in grado di sopportare.
“Le amiche che volevi” è un thriller scritto da due donne, con solo protagoniste femminili che parla di come le donne possano essere meschine e manipolatrici per difendersi ma anche per punirsi. Un aspetto che mi è molto piaciuto di questo libro è che noi donne non veniamo né scusate né giustificate, semplicemente raccontate per quello che siamo, vorremmo o potremmo essere nel male ma anche nel bene.
Sarah Pekkanen e Greer Hendricks, americane, sono rispettivamente una famosa autrice di romanzi e la sua editor di lunghissima data. Insieme, duo inedito quanto vincente, hanno deciso di scrivere thriller psicologici conquistando la vetta del New York Times. “Le amiche che volevi” è il loro terzo lavoro insieme.
Voto finale: 7
Francesca Vivalda per Global Story Telling