“Masters of the Universe: Revelation” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 23 Luglio 2021

21 Lug, 2021

“Masters of the Universe: Revelation” – Recensione. Disponibile su Netflix dal 23 Luglio 2021

La serie in questione è un sequel ufficiale alla serie classica degli anni ’80 prodotta da Filmation. Ambientato decenni dopo gli eventi della serie originale vedremo una battaglia epica tra He-Man e Skeletor dove la spada Eternia andrà in frantumi e i Guardiani di Grayskull si disperderanno. Dopo decenni tocca a Teela riunire il gruppo di eroi e risolvere il mistero della Spada del Potere scomparsa, in una corsa contro il tempo per ripristinare Eternia e prevenire in questo modo la fine dell’universo.

Sono cinque le puntate che compongono questa serie dove ritroveremo tutti i personaggi che già conosciamo ma in una storia non cosi lineare e con l’aggiunta di moltissimi temi collaterali e secondari. Vedremo He-Man e Skelotor anche in momenti più riflessivi riguardo i loro ruoli nella storia che li vede sempre contrapposti ma legati l’un l’altro ma la storia decide di metterli troppo in disparte e li vedremo in scena non molto tempo. Inoltre si parla di violenza e soprusi, di solitudine e dolore sfruttando maggiormente i personaggi secondari quali Teela, Evil-Lyn e Man-At-Arms. La loro maggior presenza e soprattutto la loro diversità sono un modo per raccontare delle storie estremamente umane in un mondo differente e variegato.

Gli unici difetti che si possono attribuire a questa serie Netflix sono due. Il fatto che lo stesso He-Man si in scena per poco tempo e si vede poco nella sua versione più action potrebbe rappresentare una mancanza per il folto gruppo di fan di questo iconico personaggio. Inoltre la serie è ampiamente e volutamente piena di personalità femminile molto forti e determinate, è evidente il voler portare avanti il discorso sull’emancipazione femminile ma fatto in questa maniera risulta forse troppo evidente e sfacciato. 

Andrea Arcuri