Burning Darkness “Dödens Makt” – Recensione in Anteprima. Su tutte le piattaforme dal 2 Luglio 2021
Burning Darkness “Dödens Makt” – Recensione in Anteprima. Su tutte le piattaforme dal 2 Luglio 2021
Il quintetto black metal svedese BURNING DARKNESS pubblicherà il suo secondo album “Dödens Makt” il 2 luglio 2021 su Non Serviam Records. Il gruppo fondato a fine 1999 ha pubblicato svariati demo e suonato nel loro Paese guadagnandosi la fama di band live tenace. Hanno registrato il debutto “The Angel of Light” nel 2014, pubblicato tre anni dopo, con cui hanno ottenuto fantastiche recensioni in tutto il mondo.
“Muspelhems Vrede” apre l’album con un ritmo e sonorità cupe che vanno benissimo per accompagnare i vostri peggiori incubi. Una ballata dove la chitarra ci regala riff ridondanti e i cori sono lugubri e penetranti con profonde voci roche. Il miglior modo per introdurci e avvolgere tutti nel “potere della morte” (questa la traduzione del titolo dell’album). Il suono tipico del gruppo continua anche nel brano successivo: “Sulphurous Wrath” impazza e non molla la presa neanche per un attimo. La particolarità di questa canzone è che cambia, in alcuni momenti in maniera quasi impercettibile, il suo stile e velocità di esecuzione molte volte ma riesce a farlo in maniera perfetta e senza sbavature. Siamo solo all’inizio ma già totalmente conquistati e contenti del ritorno del gruppo. Ora è la volta della canzone scelta come singolo: “Chiropteran Demon“. Il suono parte potente, le voci si aggiungono subito dopo, il ritmo incalza e tutto procede con quella che risulta essere la canzone più armonica dell’album. Verso la metà sembra rallentare un attimo ma è solo un’illusione e il gruppo riparte da dove aveva lasciato in un crescendo sempre più carico di urla, musica e ritmo da lasciare senza fiato. “She Who Dwells Beyond The Branches” è il secondo singolo del gruppo e anche una delle più lunghe dell’album. Inizia veloce ma riesce subito a incalzante con un sound frenetico. La vocalità della parta cantata è assoluta protagonista e riesce ad essere melodica e stridente al punto giusto. Siamo a metà dell’album e si nota il fatto che i temi lirici di morte e anticristianità riprendono e si collegano al precedente album ma sono presenti anche nuovi argomenti come l’horror e il folklore.
Siamo a metà ma la carica del gruppo non è finita infatti “
Neonaticide” è un concentrato di energia dove la musica martella e i cori non sono da meno. Questa è la canzone più corta della tracklist ma anche una delle più potenti. Sul finale c’è un assolo di chitarra che travolge e coinvolge. Davvero una (corta) canzone da brivido. “
Draugr” ha una forte carica heavy-metal, inizia subito veloce e la parte musicale dirige mentre le voci gli vanno dietro ma poi ad un certo punto i ruoli cambiano e nel mezzo di urla e riff velocissimi tutto si fa armonico. Nella sua parte centrale c’è una scarica di adrenalina davvero dirompente che impazza per poi prendere un momento fiato ed essere pronti al grande finale. “
In The Shadow Of Webbed Wings” invece ha un ritmo cadenzato dalle chitarre davvero ipnotico, a questo si aggiunge una cantilena che sembra una nenia…la canzone continua cosi per tutto il tempo e noi non possiamo resistere e siamo totalmente conquistati. Rimanendo fedeli al loro stile a volte stridente, questa risulta essere una delle più melodiche e orecchiabili. L’album si chiude con la lunghissima (8 minuti e 49 secondi) “
Dödens Makt Är Stor“. La sua intro si evolve in una strofa progressiva che muta poi in un ritornello aggressivo. In alcuni momenti la musica prende il sopravvento e in altri è la parte cantata ha trainare e comandare il ritmo. Alcuni frangenti sono più stridenti e disturbanti mentre altri più melodici e orecchiabili . In definitiva questa è sicuramente la canzone giusta per chiudere l’album perché riesce a rappresentare alla perfezione tutti i mille volti stilistici del gruppo. .
LA TRACKLIST:
Muspelhems Vrede
Sulphurous Wrath
Chiropteran Demon
She Who Dwells Beyond The Branches
Neonaticide
Draugr
In The Shadow Of Webbed Wings
Dödens Makt Är Stor